Anche un viaggio di mille miglia inizia con un semplice passo, diceva Lao Tzu, filosofo cinese del 500 a.C. Un proverbio che si può applicare a molti campi della vita, compresa la finanza. È infatti sempre molto difficile riuscire a immaginarsi il proprio futuro economico e, ancora più difficile, prendere delle decisioni con un’ottica di venti o trent’anni. Eppure, è quello che si dovrebbe fare, specialmente per chi comincia la propria vita lavorativa o l’ha iniziata da poco.
Il problema riguarda proprio i risparmiatori più giovani. “È un peccato, perché sono quelli che avrebbero più possibilità di beneficiare di un investimento a lungo termine, ma non sembrano rendersene conto”, commenta Rob Fisher, responsabile della sezione investimenti personali di Fidelity nel Regno Unito. “Credo che per molti ragazzi all'inizio della loro vita lavorativa non sia facile, hanno un certo numero di spese e così via. Quindi penso che sia soprattutto una questione di poter risparmiare poco. Inoltre, l'industria non compie un grande sforzo per andare verso l'investitore più giovane”.
Più responsabilità
“Sono convinto che le persone debbano superare la paura che l’idea di gestire autonomamente il proprio futuro finanziario provoca loro”, prosegue Fisher. “Una volta che si accetta il fatto di dover risparmiare una parte delle proprie entrate, poi si passa al livello successivo: dove e come. Studiare un piano mensile di risparmio-investimento penso sia un’idea sensata, anche perché permette di minimizzare l’effetto ciclico dei mercati”. Lo strumento più adatto per implementare una strategia del genere è il Pac (Piano di accumulo capitale), anche se occorre tenere a mente alcune regole (per approfondire, clicca qui).
Il primo passo non è uguale per tutti
Le persone hanno obiettivi e bisogni diversi, quindi non esiste una formula buona per tutti. Tuttavia, ci sono alcune regole che hanno un valore generale. “Innazitutto è sempre una buona cosa fare uno screening dei fondi comuni migliori a disposizione, le informazioni non mancano mai”, afferma Fisher. “Inoltre, se si è giovani e quindi si ha un orizzonte temporale superiore ai vent’anni, è consigliabile partire con delle scelte un po’ più aggressive, il che vuol dire più orientate alle azioni, magari ai paesi emergenti”.
Le opzioni sono molte: fondi aperti, strumenti chiusi (con una scadenza definita), conti deposito. “Forse, nella situazione attuale, un buon primo passo per un giovane lavoratore potrebbe essere quello di entrare in un fondo pensione, che prende in automatico una piccola percentuale del proprio salario ogni mese”. In questo modo si è obbligati a risparmiare in un’ottica di lungo periodo. Ma bisogna essere consapevoli che i soldi del fondo pensione non si potranno più toccare fino, appunto, al termine della vita lavorativa (tranne alcune piccole eccezioni). Ma pur essendo nella maggior parte dei casi una mossa saggia, potrebbe non essere l’ideale per chi avesse bisogno di poter attingere ai propri risparmi.
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