Maggio è stato un mese da incorniciare per i fondi bilanciati. Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, i flussi netti sono stati pari a 11,4 miliardi di euro a livello europeo, un record assoluto per questi prodotti che diversificano in diversi strumenti finanziari, rispondendo alla duplice esigenza degli investitori di sicurezza e rendimento. A cavalcare l’onda sono stati soprattutto M&G Optimal income, rating Silver, con 1,2 miliardi di raccolta netta, e Schroder ISF Global multi-asset (739 milioni).
L’alternativo piace
Un’altra categoria che nei primi cinque mesi del 2013 ha già superato l’intera raccolta dell’anno precedente è quella degli alternativi, che racchiude i fondi conformi alla direttiva comunitaria Ucits che utilizzano strategie tipiche degli hedge fund, come arbitraggi, long/short o market neutral. A maggio, i flussi sono stati pari a 2,66 miliardi, portando il totale da inizio anno a oltre 14,5 miliardi. Ad attrarre gli investitori è soprattutto la possibilità di avere ritorni assoluti, svincolati dall’andamento dei mercati.
Grandi dimensioni
Come nei mesi scorsi, anche a maggio, la ricerca di rendimento ha premiato soprattutto gli obbligazionari, che hanno raccolto oltre 20 miliardi. Tra le categorie più popolari, ci sono i globali, i flessibili in dollari e la residuale “altri”, che contiene i fondi a cedola, molto in voga in Italia. Il principale destinatario dei flussi nel reddito fisso è stato Templeton global total return, rating Bronze. Ben comprato anche il Templeton global bond, rating Silver. Con un patrimonio complessivo di 69 miliardi di euro, i due comparti sono ora i più grandi in Europa. Il cugino americano ha asset per 72 miliardi di dollari ed è il quindicesimo per dimensioni negli Stati Uniti.
I flussi si sono riversati anche su JP Morgan global income e diversi fondi Pimco, ma non sulla medaglia d’oro di Newport Beach, il Pimco Gis total return bond, gestito da Bill Gross, che ha avuto riscatti netti per 307 milioni. Non si è comportata diversamente la versione statunitense del comparto, che ha chiuso il mese con un saldo negativo, penalizzata dalle performance deludenti.
Alti dividendi
In Borsa, gli investitori continuano a muoversi con i piedi di piombo. I flussi nei fondi equity sono stati pari a 3,5 miliardi, con gli azionari internazionali tra i preferiti, in particolare quelli specializzati sulle società ad alto dividendo. I deflussi, invece, hanno colpito i prodotti con focus sulla Cina e più in generale sull’Asia e i Bric (acronimo di Brasile, Russia, India e Cina), oltre a quelli che puntano sull’Europa, complici i timori per la congiuntura tanto in oriente quanto in occidente.
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