Da inizio anno, tra gli Etf europei quotati in Borsa Italiana i rendimenti migliori li stanno avendo gli azionari. Nella top ten, sette sono small cap. Che si riconfermano per performance migliori anche a un anno. Nel reddito fisso, invece, molti governativi a breve termine si collocano sotto la soglia dello zero.
A mostrarlo è un’analisi di Morningstar, che ha preso in considerazione tutti gli Etf europei disponibili su Borsa Italiana e ne ha valutato rendimenti e costi. L’universo è di 213 prodotti e per 143 di essi è stato possibile calcolare l’indicatore sintetico di costo di Morningstar (l’Estimated holding cost).
Replica perfetta per pochi
Ai fini di una valutazione del comportamento degli Etf, è stato interessante notare come solo 19 Etf stiano dimostrando di avere un valore prossimo allo zero (situazione ideale per un Etf, il cui obiettivo è quello di replicare fedelmente il benchmark). Avere infatti un Ehc lontano dallo zero sia in positivo che in negativo significa che il replicante non sta performando come dovrebbe. Se il valore è più grande dello zero, l’Etf non riesce a raggiungere il benchmark, se negativo vuol dire invece che si sta performando meglio dell’indice sottostante, che per uno strumento passivo può presentare alcune criticità (specie nel breve termine).
I migliori in termini di Ehc sono otto, rappresentati in tabella, in quanto sono quelli che attualmente stanno tracciando il benchmark quasi perfettamente (aggiornamento dei dati al 5 luglio). Gli Etf azionari hanno la meglio, in particolare quelli che tracciano un indice sottostante composto da società large cap blend (ossia a larga capitalizzazione miste).
Il top è small
Tra i prodotti con Ehc più basso, l’Etf di Spdr Msci Europe Small Cap e il Lyxor Etf Msci Emu Small Cap sono quelli che da inizio anno hanno avuto rendimenti alti.
Nel complesso la top ten vede prevalere le small cap. Sul podio però salgono anche due Etf azionari large cap con focus sulla Svizzera. Dal terzo posto la top ten si compone di small cap e il Regno Unito fa capolino al quarto. Primi posti quindi per la Svizzera, il porto sicuro per antonomasia, il cui mercato non è prettamente correlato con l'andamento più generico della zona Euro. Infatti, guardando agli indici di mercato principali svizzero e europeo (Msci Switzerland NR USD e Msci Europe NR USD) si nota come da inizio anno quello svizzero abbia registrato una performance pari a +16,28%, contro un +7,69% dell'indice Msci europeo.
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