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Etp, Washington dà il via alla raccolta

L’accordo raggiunto negli Usa sul tetto al debito ha spinto gli investimenti in replicanti, fino a quel punto molto contenuti. In Italia, il miglior risultato degli ultimi cinque anni.  

Valerio Baselli 11/11/2013 | 00:03
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Ottobre è stato un mese a due facce per gli investitori in replicanti. Fino al giorno 17, quando il governo americano ha trovato l’accordo sull’innalzamento del debito, la raccolta netta globale in Exchange traded products (Etp, acronimo che racchiude Etf, Etc ed Etn) è stata pari ad appena 8,6 miliardi di dollari. In compenso, superato quello scoglio, nella seconda parte del mese i flussi hanno toccato quota 24,3 miliardi, per un totale mensile pari a 32,9 miliardi. Gli asset mondiali rimangono sostanzialmente stabili a 2.328 miliardi. A dirlo è il consueto report ETF Landscape – Industry Highlights, pubblicato dal BlackRock Investment Institute.

Nonostante la volatilità durante tutto il corso dell’anno, si legge nello studio, la raccolta progressiva a fine ottobre degli Etp a livello globale è stata positiva per 194,2 miliardi di dollari, in linea con il livello record dello scorso anno. In particolare, la raccolta di prodotti azionari, pari a 201,3 miliardi, è in crescita del 72% rispetto allo stesso periodo del 2012. A colpire particolarmente è la crescita del mercato europeo dei replicanti quest’anno. Da luglio, la raccolta mensile netta degli Etp quotati nel Vecchio continente ha continuato a essere positiva, tanto che per la prima volta, a fine ottobre, il patrimonio totale investito in Etp europei ha superato quota 400 miliardi di dollari.

Voglia di azioni
Nel mese di ottobre, i flussi verso il segmento azionario sono stati di 35,9 miliardi di dollari, di cui 18 miliardi su equity statunitense. I prodotti paneuropei, invece, hanno raccolto 7,9 miliardi, il terzo mese record consecutivo, probabilmente grazie alle migliori valutazioni rispetto agli Stati Uniti. Bene anche i flussi verso l’azionario emergente, positivi per 2,4 miliardi: in diminuzione rispetto a settembre, ma comunque in ripresa rispetto alle vendite forse eccessive su questo segmento all’inizio dell’anno.

Riscatti sul reddito fisso ma bene l’high yield
Mentre gli Etp obbligazionari hanno registrato deflussi per 0,7 miliardi di dollari nel mese di ottobre, in gran parte dovuti al segmento dei Treasury, è continuato l’interesse per i prodotti che consentono esposizioni creditizie più rischiose data la continua ricerca di rendimento e di protezione contro il rialzo dei tassi di interesse. In particolare, i flussi in prodotti ad alto rendimento, pari a 2,8 miliardi di dollari, hanno registrato il massimo degli ultimi 21 mesi, mentre gli Etp a tasso variabile hanno visto afflussi per 0,8 miliardi.

Piazza Affari in spolvero
Il mercato italiano degli Etf ha registrato a ottobre il miglior mese degli ultimi 5 anni in termini di raccolta netta confermando un trend molto positivo che si sta verificando da inizio anno, si legge in una nota a cura di Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares. Nell’ultimo mese gli investitori italiani hanno incrementato decisamente l’esposizione alle azioni con particolare riferimento all’Europa. Inoltre, dopo parecchi mesi caratterizzati da flussi negativi abbiamo notato qualche segnale positivo anche sulle azioni dei paesi emergenti. Poco movimentati invece comparti obbligazionari.

Secondo il report, i primi tre replicanti per flussi in entrata a livello globale da inizio anno sono: Wisdom Tree Japan Hedged Equity Fund (non venduto in Italia), SPDR S&P 500 e iShares Japan. I primi tre per deflussi da inizio anno, invece, sono: SPDR Gold, iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond e iShares Barclays TIPS Bond.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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