La Canadian Pacific risale anche in Borsa

La gestione del nuovo Ad ha risanato i conti della compagnia ferroviaria canadese. Il taglio dei costi ha avuto un effetto immediato sull'efficienza operativa dell'azienda, ma il mercato sembra aver già scontato l'effetto sui margini di profitto.  

Francesco Lavecchia 12/11/2013 | 10:32
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La cura Harrison ha rianimato la Canadian Pacific e il mercato se ne è accorto. L’amministratore delegato della compagnia ferroviaria canadese, in carica da giugno 2012, ha saputo in breve tempo invertire la rotta dell’azienda e questo ha fatto si che il titolo recuperasse appeal tra gli investitori. La società, infatti, ha visto crescere il suo valore in Borsa del 42% da inizio anno, e ora le sue azioni sono scambiate a prezzi più elevati rispetto alla valutazione dei nostri analisti che è di 137 dollari canadesi. La raccomandazione per gli investitori, quindi, è quella di mantenere un atteggiamento prudente in attesa di quotazioni più convenienti. 

Harrison usa le forbici
Hunter Harrison ha preso in mano una società inefficiente, con un margine operativo del 20%, e ha avviato una drastica razionalizzazione della struttura operativa: ha dismesso gli asset non strategici, ha tagliato il personale e il numero delle locomotive, ha ridimensionato la rete ferroviaria e ha addirittura spostato la sede centrale per risparmiare sugli oneri di gestione.  In questo modo ha provveduto a risanare i conti,  risollevando i margini di profitto. I nostri analisti si aspettano che la profittabilità continui a migliorare anche nei prossimi anni, con il margine operativo che dovrebbe raggiungere quota 36% entro il 2017, e che il fatturato registri una crescita media annua superiore al 6%.

Settore oligopolistico 
Il trasporto merci su rotaia, infatti, tende a essere favorito a quello aereo o su ruota poiché economicamente  più conveniente per le aziende, e la Canadian Pacific ha inoltre il vantaggio di produrre oltre il 60% dei suoi ricavi di vendita da clienti attivi in settori sostanzialmente al riparo dall’andamento del ciclo economico come le derrate alimentari o prodotti agricoli. Il settore del trasporto ferroviario, poi, si caratterizza per l’elevato investimento iniziale, e questo scoraggia l’ingresso di nuovi competitor. In Nord-America sono presenti al momento solo sette compagnie ferroviarie, e su ogni tratta non vi operano mai più di due. Questo è un vantaggio per la Canadian Pacific, che non è costretta a competere ferocemente per le tariffe. 

 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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