Obiettivi per investitori coraggiosi

Comprare il “non amato” è una strategia che si è rivelata efficace nel lungo periodo, ma è consigliabile solo agli stomaci forti. Ecco le opzioni “contrarian” per il 2014.  

Valerio Baselli 19/12/2013 | 10:13
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Punti chiave

- Secondo uno studio di Morningstar, la strategia “Buy the unloved” ha sovraperformato l’indice Msci World dal 1993 al 2012.

- L’approccio d’investimento che prevede di andare controcorrente rispetto al mercato ha dimostrato di essere efficace anche nel 2013.

- Per gli investitori italiani “contrarian”, gli asset su cui puntare nel 2014 sono: azioni asiatiche emergenti, azioni dell’America Latina e obbligazioni societarie europee.

Se siete il tipo di persone che scommetterebbero su un cavallo dato 200 a 1, invece di puntare su quello dato 2 a 1, l’investimento Contrarian fa probabilmente per voi. Ma attenzione, pensare che questa strategia consista semplicemente nel comprare i titoli più rischiosi sperando di guadagnare il più possibile, sarebbe un errore. In realtà, i veri investitori contrarian sono disciplinati e con un’ottica di lungo periodo.

L’esempio perfetto è quello che oltreoceano chiamano Buy the unloved, letteralmente “compra il non amato”. Si tratta di un approccio che predilige l’acquisto di quello che la maggioranza degli investitori sta vendendo e la cessione di quello che la maggioranza sta comprando. La premessa che sta dietro a questo modo di operare è semplice: i flussi di cassa inseguono i rendimenti, perciò la combinazione di alti flussi di cassa e di forti rendimenti passati è un buon indicatore dell’eccessiva valutazione di un titolo. La bolla tecnologica del 1999 e quella immobiliare del 2007 sono due buoni esempi del perché non si dovrebbero comprare le categorie di fondi più popolari al momento. Dall’altro lato, sarebbe stata una buona scelta comprare nel 2000 fondi sottovalutati e quasi ignorati dalla maggioranza degli investitori, come i grandi mercati emergenti oppure l’oro.

Andare controcorrente paga
Morningstar segue questa strategia dai primi anni ’90. Negli Stati Uniti, infatti, gli analisti effettuano simulazioni dal 1993 e i risultati sono interessanti. In pratica, all’inizio di ogni anno si prendono le categorie che hanno sperimentato i più grandi deflussi e quelle che invece hanno incassato di più nel corso dell’anno precedente, in modo da misurare le aree del mercato più e meno amate dagli investitori. L’idea è di utilizzare i flussi di cassa dei fondi come indicatore contrarian, che spinge l'acquisto in categorie che hanno visto gli investitori uscire in massa, lasciando perdere quelle che hanno attirato i maggiori afflussi.

Gli analisti di Morningstar identificano ogni anno le tre categorie azionarie meno amate e quelle più amate dagli investitori, per poi alimentare due portafogli distinti con questi due gruppi (l’amato, loved, e il non amato, unloved). La strategia prevede di tenere i fondi scelti tre anni, aggiungendo inoltre ogni anno le categorie meno o più amate dell’anno prima. Dal 1993 fino al 2012, la strategia unloved ha guadagnato l’8,4% annualizzato rispetto al 5,1% della strategia loved. Il portafoglio del “non amato”, inoltre, ha anche battuto il 6,9% annualizzato dell’Msci World. Dati alla mano, almeno sull’universo americano, Morningstar ha riscontrato che questo approccio Buy the unloved su base triennale funziona nel lungo periodo.

E in Italia?
Nel nostro paese non abbiamo uno storico così esteso nel tempo, quindi i dati non sono sufficientemente significativi per replicare l’analisi. Soprattutto perché una strategia del genere ha bisogno un orizzonte temporale lungo per poter essere giudicata, dato che prevede la rotazione dei fondi su base triennale e l’aggiunta di nuovi fondi ogni anno (a meno che le categorie meno amate siano le stesse dell’anno precedente).

Tuttavia, si possono già trarre delle conclusioni interessanti su come funziona questo approccio, almeno a livello teorico. La tabella sottostante, ad esempio, mostra che se si fosse scelto di comprare il non amato a inizio 2013 (basandosi sui dati del 2012) si sarebbero in molti casi ottenuti ottimi rendimenti. Al contrario, si nota come le categorie più amate del 2012, abbiano performato decisamente peggio quest’anno.

contrarian

Scommesse controcorrente per il 2014
Chi volesse dedicare una parte del proprio portafoglio al “non amato” nel 2014, quali scelte dovrebbe fare? Nella tabella sottostante sono indicate le cinque categorie loved e le cinque categorie unloved del 2013, secondo i dati Morningstar. Poche le sorprese, i fondi bilanciati e flessibili sono stati molto ricercati, così come le azioni a larga capitalizzazione. Le scelte contrarian, invece, sembrano portare verso le azioni asiatiche (escluso il Giappone) e dell’America Latina, verso le obbligazioni societarie europee e i bond dei mercati emergenti.

controcorrente

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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