Dopo anni di incertezza, l’Eurozona sta mostrando segni tangibili di ripresa. Il Prodotto interno lordo europeo ha infatti segnato tre trimestri consecutivi di (lieve) crescita, dopo sei periodi di recessione. L’aspetto più importante è come la ripresa sia geograficamente ampia, interessando anche gli stati periferici. Inoltre, il nervosismo vissuto dai mercati emergenti, con i conseguenti deflussi, potrebbe favorire ulteriormente l’Europa più debole, in quanto gli investitori sono alla ricerca di fonti alternative di rendimenti. Il problema principale resta la stretta del credito, presente in diversi paesi. In risposta, la Banca centrale europea ha tagliato i tassi, portandoli al minimo storico dello 0,50% e sottolineando l’intenzione di lasciarli bassi per un periodo di tempo indeterminato.
La dicotomia tra centro e periferia in merito al costo di finanziamento (lo spread tra i titoli di Stato) resta il fattore chiave nel determinare i rendimenti degli indici dedicati ai bond governativi di Eurolandia, anche se le differenze si sono mitigate molto negli ultimi due anni. Nella situazione attuale è probabile che delle eventuali cadute nel prezzo dei bond core vengano compensate da un balzo in quelli dei periferici, fino a trovare un punto di equilibrio.
L’indice
Il Barclays Capital Euro Government Bond 5 Year Term Index misura la performance dei titoli di Stato a cinque anni emessi dai principali membri della zona euro: Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi. Il benchmark si basa su una metodologia interna a Barclays Capital che utilizza la capitalizzazione di mercato ponderata, su un universo obbligazionario composto da emissioni vicino alla loro scadenza originaria. L’indice, rivisto e ribilanciato l’ultimo giorno di calendario di ogni mese, è calcolato su base giornaliera utilizzando i prezzi medi di mercato forniti da Barclays Capital in base alle contrattazioni di Londra. Il peso massimo di un singolo titolo è limitato al 30%. Per essere ammissibili all’inclusione, i titoli devono avere un minimo in circolazione di 2 miliardi di euro e una vita residua minima di tre anni. Le cedole generate vengono reinvestite mensilmente al momento del ribilanciamento.
iShares Euro Government Bond 3-5yr UCITS ETF
iShares utilizza la replica fisica per tracciare la performance del benchmark. L’universo obbligazionario piuttosto ristretto aiuta in questo senso. La distribuzione dei dividendi avviene due volte l’anno, di solito ad aprile e a ottobre. L’Etf è domiciliato in Irlanda. A fine febbraio 2014, il fondo detiene 20 titoli di Stato a media scadenza emessi da Germania (circa il 33% del portafoglio), Francia (27%), Italia (25%) e Spagna (15%).
iShares può effettuare operazioni di prestito titoli, al fine di ottimizzare le prestazioni dell’Etf. BlackRock agisce come gestore degli investimenti per conto di iShares. A partire da giugno 2012, la quantità di titoli che possono essere prestati è stata ridotta al 50%. Le operazioni di prestito sono coperte da garanzia, rappresentata da un paniere collaterale conforme alle regole Ucits, il cui valore è superiore al valore dei titoli prestati, entrambi calcolati su base giornaliera. Questo paniere è detenuto in un conto presso un terzo depositario. Il grado di sovracollateralizzazione è in funzione delle attività previste come garanzia, ma varia tipicamente dal 102,5% al 112%. Le entrate derivanti dal prestito titoli, vengono divise 60/40 tra l’Etf e BlackRock, rispettivamente.
Le commissioni totali annue sono pari allo 0,20%, sopra la media di categoria.
db x-trackers II iBoxx EUR Sovereigns Eurozone 3-5 UCITS ETF
Il fondo replica l’indice iBoxx Euro Sovereigns Eurozone 3-5 TR. E' molto simile al precedente in quanto investe solo in titoli di Stato emessi da paesi dell’Eurozona che abbiano un rating di tipo investment grade. Il 75% del portafoglio è sempre dedicato a Germania, Francia, Italia e Spagna.
L’Etf, lanciato nel 2007 e domiciliato in Lussemburgo, utilizza la replica sintetica per tracciare il benchmark. Segue cioè la performance dell’indice grazie alla stipula di un contratto swap con una controparte, quasi sempre Deutsche Bank, in cambio della performance di un paniere di titoli detto “collateral basket”, che viene prezzato ogni giorno e può cambiare periodicamente composizione. Di norma, questo paniere tende ad avere una forte correlazione con i bond presenti nell’indice replicato. A gennaio, il basket era infatti composto al 70% da bond governativi tedeschi, francesi, italiani e spagnoli. Db x-trackers resetta lo swap ogni volta che l’esposizione al rischio di controparte raggiunge il 5% (nonostante per la normativa Ucits possa arrivare fino al 10%) e non effettua prestito titoli.
Le commissioni sono dello 0,15%.
Lyxor UCITS ETF EuroMTS 3-5Y Investment Grade
Lyxor replica l’EuroMTS Investment Grade Eurozone Bond 3-5 Index, che include i più grandi e più scambiati bond governativi dell’area euro, ad esclusione di quelli greci e portoghesi. Fino a marzo 2013, il fondo ha usato la replica sintetica, ma poi ha cambiato e ora utilizza la replica fisica. A gennaio 2014, l’80% del patrimonio è dedicato a emissioni tedesche, francesi, italiane e spagnole. Il fondo non distribuisce dividendi. Lyxor non effettua prestito titoli.
L’indice Ter è pari allo 0,165%.
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