Valerio Baselli: Piazza Affari resta uno dei mercati finanziari più seguiti del momento, come dimostra anche l’ultimo sondaggio di aprile, che Morningstar effettua mensilmente tra gestori e analisti italiani. Oggi ne parliamo con Alfredo Piacentini, dal 1996 gestore del fondo Oyster Italian Opportunities, il quale ci dirà quali sono i suoi tre titoli preferiti su Borsa Italiana in questo momento.
Buongiorno dott. Piacentini e grazie di essere qui.
Alfredo Piacentini: Buongiorno.
Baselli: Primi di entrare nel vivo delle tre società che preferite in questo momento, quali sono le vostre previsioni su Borsa Italiana per quest’anno?
Piacentini: Chiaramente l’Italia dipenderà molto da quello che farà il resto del mondo e l’Europa. Pensiamo che ci sia un potenziale supplementare sull’Italia perché ha accumulato un ritardo dal 2007 molto importante rispetto agli altri mercati, quindi possiamo considerare che ci sia ancora spazio per un 10% da qui alla fine dell’anno, dipendendo chiaramente da fattori esogeni come possono essere le evoluzioni dei mercati emergenti, della Cina, e l’evoluzione della crisi in Ucraina, però diciamo che ragionevolmente un 10% dovrebbe essere fattibile.
Baselli: Qual è la prima azienda della vostra “top tre”?
Piacentini: Noi abbiamo sempre avuto un approccio piuttosto settoriale, diversifichiamo per settore. Se entriamo nel titolo specifico, abbiamo una preferenza oggi per Cementir, una società del settore del cemento, leader nel cemento bianco. Una società che, malgrado una performance piuttosto sostenuta negli ultimi 12 mesi, ha ancora un potenziale importante dovuto in particolare a degli ordini importanti e forse anche a un’attivi di acquisti eventuali. Un interesse particolare è che il grosso dell’attività di Cementir è fuori dall’Italia, il che dà anche un respiro più globale, come diversificazione geografica.
Baselli: Ok. La seconda?
Piacentini: Pensiamo che sia indinspensabile investire nel settore bancario. Se crediamo nella ripresa dell’economia italiana, che dipenderà dall’economia europea, il settore bancario per definizione è un call sull’economia generale. Quando l’economia tira le banche vanno ancora meglio. I due leader restano Banca Intesa e Unicredit, tra queste due abbiamo una preferenza per Unicredit. Pensiamo dovrebbe performare meglio da qui alla fine dell’anno.
Baselli: Avete delle ragioni specifiche?
Piacentini: I margini stanno migliorando, lo stress test dovrebbe essere soddisfacente, ha un’esposizione più internazionale di Banca Intesa, con un Tier One dell’11%, ci sembra ragionevole immaginare che ci sia ancora potenziale.
Baselli: L’ultima e terza società da segnalarci?
Piacentini: Sceglierei Danieli,sostanzialmente perché ha un management molto solido, ormai provato da anni, livelli di valutazioni molto ragionevoli, otto volte gli utili, con una grande diversificazione che sia in Europa o sui paesi emergenti, in un settore di nicchia. Pensiamo sia un titoli, soprattutto di risparmio, che oggi ha un buon rendimento e che ha un potenziale abbastanza sostenuto.
Baselli: Un flash su Fiat dopo il piano?
Piacentini: Siamo rimasti abbastanza stupiti dalla reazione degli analisti, forse un po’ troppo violenta. Il piano è molto ambizioso, noi eravamo molto positivi su Fiat e continuiamo a esserlo. Il piano è molto ambizioso, questo ha fatto un po’ paura agli analisti. Forse anche cinicamente il fatto che non siano stati annunciati licenziamenti ha fatto paura agli analisti, che si aspettavano qualcosa di più speculativo. Noi pensiamo che oggi sia un’ottima occasione di investimento, all’11% più bassa di ieri (l’intervista è stata registrata l’8 maggio 2014, Ndr).
Baselli: Perfetto. Grazie mille ad Alfredo Piacentini.
Piacentini: Grazie a voi.
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