Se guardiamo le statistiche economiche, l’Italia è senza dubbio seriamente malata. - L'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha recentemente tagliato le stime di crescita a -0,4% nel 2014. Il Belpaese è l’unico in recessione tra i big. Come si legge in un’inchiesta del Sole 24 Ore, la produzione industriale è tornata ai livelli del 1988, gli investimenti in edilizia al 1967 e la propensione al risparmio non è mai stata così bassa dagli anni precedenti la Seconda guerra mondiale.
Made in Italy
In questa Settimana Speciale, interamente dedicata al Made in Italy, il team di giornalisti ed analisti di Morningstar, hanno deciso di vedere “il bicchiere mezzo pieno”, ossia di soffermarsi sui segnali positivi che, anche se in modo intermittente, arrivano dalla congiuntura, dalle aziende e dai mercati finanziari. L’obiettivo è quello di offrire degli spunti operativi a chi vuole o sta investendo nel Belpaese, senza però nascondere i fattori che ostacolano l’uscita dalla crisi.
Se è vero che l’Italia è in recessione e rischiamo un terzo trimestre di crescita negativa, il calo dell’occupazione, che proseguiva dalla seconda metà del 2012, si è pressoché arrestato nell’inverno scorso, anche se la disoccupazione è salita per effetto dell’incremento della partecipazione al mercato del lavoro. Inoltre, la Banca centrale europea ha adottato nuove misure ultra-espansive, che dovrebbero favorire il mercato del credito e si sono ridotti gli spread (differenziali) tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, presi a riferimento per l’area euro. Infine, una svolta positiva potrebbe venire dalle riforme strutturali, cui sta lavorando il governo, guidato da Matteo Renzi, purché siano portate a termine in tempi rapidi.
Numeri record
Le notizie positive non mancano neppure nel settore finanziario. La propensione al risparmio delle famiglie si è risollevata dai minimi (anche se rimane su livelli molto bassi) e il patrimonio gestito dall’industria dei fondi ha toccato a luglio i 1.480 miliardi di euro, nuovo massimo storico (dati Assogestioni). L’indice Ftse Mib ha guadagnato quasi il 14% da inizio anno (al 18 settembre), facendo meglio dell’Eurostoxx 50. Borsa italiana è leader in Europa nel segmento degli Etp (Exchange traded product) per contratti conclusi su piattaforma elettronica e a fine giugno l’asset under management ha raggiunto un nuovo record storico attestandosi a quota 29,438 miliardi di euro con un aumento del 41,70% rispetto a giugno 2013 (dati Borsa italiana). Gli investitori stranieri sono tornati a puntare sul Belpaese, sono stati lanciati nuovi Etf sugli indici italiani e alcuni fondi specializzati su Piazza Affari hanno chiuso temporaneamente le sottoscrizione per l’eccessivo aumento delle masse.
Di seguito pubblichiamo il calendario degli articoli, che verrà aggiornato ogni giorno con il link a quelli online.
Lunedì 22 settembre
La carica dei replicanti mid cap
Grazie alla loro caratteristiche, i titoli a media capitalizzazione attirano sempre più interesse. Su Borsa Italiana, il numero degli Etf dedicati a questo settore è arrivato a sei.
Etf a confronto: Ftse Mib
Partendo dalla ricerca Morningstar, abbiamo messo a confronto i diversi replicanti dedicati al mercato italiano.
Martedì 23 settembre
Shopping di lusso
Lvmh ha la fama di grande cacciatore, ma il mercato specula su altre operazioni di fusione e acquisizione nel settore. Quali potrebbero essere le prossime prede e predatori.
Morningstar dà i voti al Made in Italy
Le compagnie italiane del lusso hanno smesso di correre in Borsa, ma i titoli continuano ad essere cari. Alcune trimestrali deludenti hanno fatto scattare forti prese di profitto, tuttavia è presto per tornare sul settore.
VIDEO: Italia, il tempo è scaduto
La luna di miele dei mercati con il governo Renzi è ormai finita, dice Zarate di Morningstar. Gli investitori si aspettano dei fatti, soprattutto dopo i dati negativi del secondo trimestre. La Bce ha fatto il suo dovere, ora servono le riforme.
Mercoledì 24 settembre
Cosa vogliono i gestori dai minibond
I comparti dedicati alle obbligazioni delle Pmi italiane aumentano, ma per ora restano disponibili solo a investitori qualificati. I fondi cercano realtà votate all’export che riescano a trasformare in crescita i finanziamenti.
Le Pmi che battono la crisi
Dall’apertura all’estero, alla digitalizzazione dei processi. Ecco come molte piccole e medie imprese sono riuscite a migliorare i bilanci nonostante la situazione economica.
Le piccole strizzano l’occhio ai gestori
Zenit Sgr, Lemanik e Nextam Partners sono le sgr più attive sull’AIM, il mercato alternativo dei capitali di Borsa italiana. 54 le mid cap ad alto potenziale quotate, per una capitalizzazione totale di due miliardi.
Giovedì 25 settembre
Alibaba&C a caccia di grandi firme
Il colosso cinese dell’e-commerce vuole conquistare i marchi più esclusivi. Il motore di ricerca russo Yandex punta sugli inserzionisti e eBay apre alle opere d’arte.
Consumi, cosa deve sapere l’investitore
Morningstar ha studiato i fattori economici e sociali che influenzano il settore. Quali sono i nuovi trend e dove porta l’innovazione tecnologica.
Su quali titoli italiani investono i gestori
Morningstar ha studiato i portafogli dei fondi azionari specializzati su Piazza Affari, coperti da Analyst Rating positivo. Tra le Pmi, i fund manager hanno trovato molte opportunità negli ultimi anni.
Venerdì 26 settembre
Scontrini di alta gamma per cinesi e russi
Il Tax free shopping continua a crescere (+8% nel 2013). Lo scenario però sta cambiando a causa della debolezza economica di Mosca e delle tensioni geopolitiche.
Tre anomalie dei fondi azionari Italia
Sono più esposti alle piccole e medie imprese di quelli di altri Paesi, costano di più ma hanno ottenuto performance aggiustate per il rischio migliori dei prodotti passivi.
Leggi gli articoli della precedente Settimana Speciale dedicata alle risorse naturali.
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