È importante premettere che i principali indici azionari italiani sono piuttosto concentrati. Se guardiamo alla struttura dell'indice Ftse Italia All Share (che include 220 società italiane), ad esempio, i cinque maggiori titoli pesano complessivamente il 47,76% (a fine agosto 2014). Le 30 società più grandi rappresentano cumulativamente l'85% dell'intera capitalizzazione di mercato, mentre le altre 190 si spartiscono il restante 15%. È in questo segmento (le Pmi quotate su Borsa Italiana) che spesso i gestori hanno trovato in passato buone opportunità di investimento. Ma come sono posizionati adesso?
I "picks" dei gestori con Morningstar Analyst Rating positivo
Confrontando gli ultimi dati di portafoglio dei fondi con Analyst Rating positivo (pari almeno a Bronze) con la composizione del proprio benchmark di riferimento, possiamo evidenziare i titoli sui quali questi gestori stanno scommettendo.
Fidelity Italy, gestito da Alberto Chiandetti dall’ottobre 2008 e con Analyst Rating pari a Silver, utilizza il benchmark Msci Italy 10/40 NR EUR pur investendo una quota non marginale del proprio attivo in società a media o bassa capitalizzazione. Rispetto all’indice All Share italiano, a fine luglio 2014 i due titoli con il maggior sovrappeso (oltre il 3%) erano Autogrill e Banca Monte dei Paschi di Siena. Autogrill ha un peso in portafoglio pari al 4,18% e secondo il rating quantitativo* sviluppato dal team di ricerca azionario è equamente valutata, con un “quantitative fair value” pari a 6,46 euro per azione e un moat quantitativo pari a “Narrow”. Banca Monte dei Paschi, al contrario, risulta attualmente sottovalutata, con un “quantitative fair value” pari a 1,11 euro per azione.
Fideuram Italia (Analyst Rating pari a Bronze) a fine agosto 2014 sovrappesava Tenaris, un altro titolo ritenuto giustamente valutato (fair value pari a 17 euro per azione e Economic moat pari a Narrow). Anche Fondersel P.M.I. (Analyst Rating pari a Bronze), che utilizza un benchmark composito (50% Ftse Mib + 50% Ftse Italia MidCap), scommette su Tenaris, mentre tra le Pmi preferisce Rcs Mediagroup (investimento del 2,33% dell’attivo con primo acquisto a giugno 2014).
Quali sono le Pmi in portafoglio
Analizzando invece le 60 azioni che compongono il segmento delle mid cap italiane (rappresentato dall’indice Ftse Italia Mid Cap), troviamo alcuni titoli “caldi” che vengono preferiti dai gestori di portafoglio. Questo mercato è probabilmente meno conosciuto dai manager europei anche in virtù delle modeste capitalizzazioni di mercato.
Recordati è il titolo maggiormente presente nei portafogli dei fondi, con oltre duecento comparti che risultano investiti sull'azione. Anima Holding S.p.A. è l’azione con il più alto numero di “nuovi compratori” tra fondi ed Etf (cioè che hanno aggiunto ex-novo la posizione). Se invece calcoliamo il numero di portafogli (di fondi ed Etf) che hanno visto un incremente della posizione rispetto al livello precedente, Ansaldo STS e Beni Stabili risultano i più amati dai gestori.
Le scelte nel lusso
Tradizionalmente uno dei settori più importanti dell'economia italiana, il lusso è oggi equamente valutato, con la maggior parte dei titoli che hanno un Morningstar Stock Rating pari a tre stelle.
I titoli italiani del lusso piacciono soprattutto ai gestori dei fondi a tema, classificati nella Categoria Morningstar Azionari Settore Beni e Servizi di Consumo (in totale 25 fondi di questo tipo sono distribuiti in Italia). Qui, analizzando l'ultimo portafoglio disponibile, vediamo che solo quattro comparti hanno un'esposizione al mercato azionario italiano superiore al 5%.
Tra questi, sono soprattutto due fondi di Credit Suisse (il Global Prestige e il Luxury Goods, entrambi guidati da Juan Mendoza) e uno di Julius Baer (Luxury Brands, Analyst Rating pari a Silver) ad essere esposti ai titoli del lusso italiani. In particolare, il fondo Julius Baer a fine luglio investiva in Luxottica, Salvatore Ferragamo (preferita, con un peso vicino al 4% a fine luglio 2014), Prada e Tod's, oltre a una piccola posizione su Yoox. I fondi Credit Suisse, oltre ai titoli sopra citati, aggiungono una posizione in Brunello Cucinelli in entrambi i portafogli (leggermente superiore al 2%). Guardando ad un universo più ampio, Luxottica (due stelle di Analyst Stock Rating) è la società del settore più presente nei portafogli dei gestori, con un migliaio di fondi esposti al titolo, un dato coerente con la dimensione della società in termini di capitalizzazione.
*La valutazione quantitative delle azioni si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistic.
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