Prudenza, calcoli precisi sulle valutazioni, studio dei fondamentali macroeconomici e attenzione a eventuali ondate di fusione e acquisizione. Sono questi, secondo gli analisti di Morningstar, gli elementi che gli operatori devono tenere bene a mente quando si avvicinano ai diversi settori di investimento del mercato equity.
Health care
In generale il settore della salute sembra correttamente valutato. Tuttavia ci sono ancora dei titoli che rappresentano una buona opportunità di acquisto. Le fusioni e acquisizioni continuano a ritmo serrato. Le grandi aziende cercano strade di crescita e opportunità di abbattere i costi. Lo sviluppo di nuovi farmaci, soprattutto in campo virologico e oncologico, sta aumentando la produttività, soprattutto nel segmento delle biotecnologie. Il lancio sul mercato di alcuni preparati molto costosi non fa altro che ricordare al mercato il grande vantaggio competitivo che molte aziende del pharma hanno nei confronti di altri attori del mercato. “In generale, il mercato della salute resta interessante per operazioni di stock picking”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. Meglio quindi evitare di concentrarsi su singoli segmenti del comparto”.
Industriali
In generale il settore industriale sembra avere valutazioni in linea con i fondamentali e le attese di guadagni futuri. Non mancano, tuttavia, delle opportunità di investimento. In particolare fra i produttori di automobili. In generale, le aziende del settore industriale stanno beneficiando di una buona domanda e sono in grado di produrre buoni margini di guadagno. “I flussi di cassa in crescita e il rifinanziamento di una parte dei debiti a lunga scadenza mette in grado molte aziende del settore di perseguire i loro obiettivi a lunga scadenza”, spiega Keith Schoonmaker, analista di Morningstar.
Tecnologia
Ci sono sacche di titoli sottovalutati nel segmento tecnologico, anche se i rischi non mancano. In generale, tuttavia, l’hi-tech ha prezzi corretti, con alcuni esempi di sopravvalutazione. Mentre alcune società di analisi dati hanno prezzi superiori ai target price, molte aziende tecnologiche di questo segmento potranno approfittare della richiesta di soluzioni sempre più complesse per il comparto cosiddetto Big data. Le società che possiedono una buona profilazione dei clienti e in grado di raggiungere una vasta audience permetteranno agli investitori pubblicitari di individuare meglio i potenziali clienti. Gli investimenti in questo senso, tuttavia, sono considerevoli e possono incidere sui bilanci. “Negli ultimi 18 mesi abbiamo assistito a una costante sopravvalutazione del settore tecnologico”, spiega Peter Wahlstrom, analista di Morningstar.. “Consigliamo agli investitori di essere selettivi, anche perché ci sono sacche di opportunità e di valore per chi saprà essere paziente”.
Utility
Il viaggio sulle montagne russe delle utility continua, ma i fondamentali sono forti. A livello globale il rapporto prezzo/utile delle aziende coperte dalla ricerca di Morningstar è di 1,05% (quindi sono leggermente sopravvalutate), anche in questo caso, però, ci sono delle aziende che potrebbero entrare in portafoglio. Per quanto riguarda l’Europa, diversi Paesi (anche del blocco a est) parlano di privatizzazioni sul modello inglese. Nel frattempo sembrano essersi sopite le spinte verso l’utilizzo di energie rinnovabili. “Questo è un elemento che dovrebbe fare bene ai margini dei produttori di energia più tradizionali”, spiega Travis Miller, analista di Morningstar. “Le utility statunitensi, invece, potranno approfittare della dinamica dei prezzi favorevole, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale”.
Finanziario
Il settore finanziario resta correttamente valutato. Il rapporto prezzo/utile dell’intero universo coperto dall’analisi di Morningstar di 1,02 suggerisce che le occasioni d’acquisto siano limitate. In generale le opportunità più interessanti sembrano essere in America latina (P/E 0,88), mentre quelle più care sono gli istituti regionali americani e le banche asiatiche (1,09). “In questo settore conviene muoversi con lo stock picking in alcuni stati europei”, dice Stephen Ellis, analista di Morningstar.
Beni di consumo difensivi
Il settore dei beni di consumo difensivi tratta a premio. L’elemento interessante è che ci sono opportunità di acquisto fra le società che hanno un maggiore vantaggio competitivo all’interno del proprio sottoinsieme. Quando si ha a che fare con un investimento in questo comparto, il consiglio degli analisti è quello di cercare società ben posizionate per sfruttare la crescita dei mercati emergenti. Opportunità di profitto possono nascere da operazioni di fusione e acquisizione.
Beni di consumo ciclici
Nonostante alcune incertezze macroeconomiche a livello globale, le aziende del settore beni di consumo ciclici con un vantaggio competitivo dovuto ai marchi in portafoglio, alla tecnologia o a un buon mix di prodotti faranno meglio delle società meno competitive. In generale il settore appare correttamente valutato, ma ci sono segmenti e aziende che offrono ancora valutazioni interessanti. I gusti dei consumatori stanno diventando sempre più specifici. Questo elemento nel corso del tempo tenderà a premiare le società in grado di offrire prodotti maggiormente differenziati.
Risorse naturali
Il settore delle risorse naturali continua a trattare a valori vicini al fair value di Morningstar. Le notizie di un miglioramento del Pil in Cina hanno confortato molti investitori, ma l’ottimismo potrebbe essere mal riposto. I numeri arrivati da Pechino, infatti, non tengono conto dei problemi del real estate che potrebbero emergere presto. I bassi prezzi del grano e della soia negli Stati Uniti nel breve termine potrebbero incidere sui guadagni delle aziende dei due settori nel breve periodo. Lo scenario è più favorevole nel lungo termine grazie a una ripresa dei consumi nei Paesi emergenti.
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