Un giro dell’Asia con tre titoli

L’indice Msci della regione continua a correre, ma in base agli indicatori macro ci sono tutti i presupposti affinché la crescita economica possa sostenere il rally delle Borse anche in futuro. Ecco le società più interessanti secondo gli analisti di Morningstar. 

Francesco Lavecchia 23/04/2015 | 09:33
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L’Asia è ancora un’area in crescita. A dirlo sono i dati macro. Negli ultimi 15 anni la regione (ad esclusione del Giappone) ha registrato un tasso di crescita del Pil superiore alla media dei paesi emergenti e a quello delle prime dieci economie al mondo (G10), ma ci sono elementi che fanno ben sperare anche per il futuro e di cui gli investitori dovrebbero tenere conto in sede di composizione del portafoglio. Rispetto ai paesi più industrializzati e dell’America latina, infatti, in questa regione il rapporto deficit/Pil continua a mantenersi a livelli più bassi e il saldo delle partite correnti (la differenza tra esportazioni e importazioni di un paese, in rapporto al Pil) viaggia su livelli decisamente più alti.

Questo dà spazio ai Governi nazionali per promuovere politiche fiscali espansive. Il tasso di inflazione, poi, si mantiene su valori sostenibili, dando la possibilità alle Banche centrali di tagliare i tassi di interesse senza il timore di una brusca impennata dell’indice dei prezzi. Le Borse della regione sono salite molto negli ultimi mesi. L’Msci Asia Pacifico (ex-Japan) ha guadagnato il 28% da inizio anno e oltre il 45% negli ultimi 12 mesi (dati al 16 aprile in euro), ma non mancano le occasioni per fare buoni affari. Di seguito tre le migliori idee di investimento nella regione elaborate dagli analisti di Morningstar.

Posco ripartire dal nuovo Ad
Posco ha sofferto negli ultimi anni il rallentamento dell’economia cinese e alcuni passi falsi della gestione. Tuttavia, non mancano le ragioni per essere ottimisti sul futuro della società coreana. Il calo del fatturato e l’assottigliamento dei margini di profitto si sono tradotti in Borsa in un sensibile deprezzamento del titolo, ma le azioni del gruppo sono scambiate ora a un tasso di sconto superiore al 20% rispetto al nostro fair value che è pari a 75 dollari (per l’Adr negoziato sul Nyse).

Posco vende il 60% della sua produzione all’interno dei confini nazionali, dove vanta una posizione dominante. Questo le garantisce un forte potere contrattuale nei confronti dei suoi clienti, ma non la mette completamente al riparo dalle fluttuazioni del prezzo delle commodity. In Cina, primo consumatore al mondo di alluminio, è concentrato oltre un quarto del totale delle sue esportazioni e il calo della domanda da parte del Dragone ha pesato anche sui conti del gruppo coreano. A questo poi si aggiungono gli errori commessi dal management nel voler spostare il focus dell’attività dal suo core business dell’acciaio e l’avvicinamento dei suoi standard tecnologici da parte dei competitor.

“Non crediamo nella possibilità che Posco possa tornare ai livelli pre-crisi, a causa dell’eccesso di capacità produttiva che caratterizza il settore, ma il cambio alla guida del gruppo fa ben sperare in un positivo cambio di rotta”, dice Zhao Hu analista azionario di Morningstar. “Con l’approdo al vertice del nuovo Ceo Kwon Oh-joon, l’azienda promette di tornare a concentrarsi su quelli che sono stati storicamente i suoi punti di forza, come l’innovazione tecnologica e la differenziazione dei suoi prodotti. Inoltre ci aspettiamo che gli asset non legati all’acciaio inizino a dare i loro frutti con l’aumento della produzione di gas naturale in Myanmar e di ferro in Australia e che nel medio termine le vendite di litio e nickel possano dare un prezioso contributo alla crescita del fatturato”.

Occasioni nel mercato immobiliare di Hong Kong
Il rallentamento dell’economia cinese ha avuto delle ripercussioni anche sul mercato immobiliare. La domanda di case è calata e con essa anche il prezzo del mattone. I dati di China Resources Enterprise confermano questa tendenza (-2% nel fatturato e -21% negli utili), ma il titolo della società non sembra risentirne. Da inizio anno la sua capitalizzazione di mercato è cresciuta di oltre il 20% ma, nonostante questo, continua ad essere scambiato a sconto rispetto al nostro fair value di 18 dollari di Hong Kong.

China Enterprise è leader indiscusso nel mercato immobiliare di Hong Kong. A differenza di altri player che sono specializzati su particolari segmenti del mercato, l’azienda cinese è attiva trasversalmente, e questo costituisce un vantaggio nei confronti dei suoi competitor.

Il gruppo è uno dei principali proprietari di immobili nell’area metropolitana di Hong Kong. Questo le garantisce flussi di cassa costanti dalla riscossione dei canoni d’affitto e la mette in prima fila per approfittare della ripresa del mercato immobiliare.

“Nonostante le nostre previsioni per il 2015 siano per un calo del fatturato del 12%, c’è più di un elemento che ci lascia ottimisti sul futuro dell’azienda”, dice Kai Bi analista azionario di Morningstar.  Rispetto ai centri finanziari nei paesi dell’Occidente, infatti, lo stock di immobili è ancora molto inferiore e lascia ampi margini per un ulteriore sviluppo immobiliare. Il Governo, inoltre, continua a investire in infrastrutture per integrare i paesi vicini con la metropoli e questo pone le basi per la costruzione e la vendita di nuovi immobili residenziali. China Enterprise è uno dei maggiori proprietari di terreni industriali e agricoli disponibili ad essere convertiti ad uso abitativo e questo la mette in una posizione privilegiata nell’approfittare del processo di urbanizzazione delle periferie.

ITC continua a crescere in doppia cifra
Da inizio anno ITC ha guadagnato l’11%, ma il titolo del gruppo indiano continua a essere scambiato a prezzi inferiori del 15% rispetto al nostro fair value che è pari a 6,65 dollari (per le azioni quotate sulla Borsa del Lussemburgo). L’azienda è la prima produttrice di sigarette in India con un fatturato annuo (a fine marzo 2014) di 353 miliardi di rupie. Godfrey Phillips e VST Industries, i suoi due principali competitor, producono circa il 50% del tabacco consumato all’interno del paese, ma rappresentano solo il 5% in termini di giro d’affari complessivo.

Molti indiani continuano a fumare sigarette a basso prezzo o far uso di tabacco da masticare, ma ITC ha recentemente lanciato sul mercato nuovi prodotti di fascia inferiore per catturare la clientela meno abbiente e per sopperire all’effetto negativo sulle vendite prodotto dall’aumento delle tasse sul fumo da parte del Governo. “Negli ultimi cinque anni ITC è cresciuta a un ritmo medio del 15% e le nostre previsioni indicano un progresso in doppia cifra da qui al 2019”, dice Suruchi Jain analista azionario di Morningstar.

“Il progressivo aumento del reddito nel paese potrebbe far spostare le preferenze dei consumatori verso i prodotti della fascia premium e questo gioca a favore dell’azienda”. ITC detiene, infatti, il portafoglio marchi di maggior valore all’interno del mercato. Questo le permette di caricare un ampio mark-up sul prezzo di vendita dei suoi prodotti e quindi di generare margini di profitto molto vicini a quelli realizzati dai top-player del mercato del tabacco come Philip Morris e Britisch American Tobacco. I dati dimostrano che negli ultimi anni l’azienda è stata in grado di aumentare i prezzi di vendita senza nessun apparente impatto sulla crescita del fatturato.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
China Resources Beer (Holdings) Co Ltd25,10 HKD-1,57Rating
ITC Ltd GDR5,50 USD0,00
POSCO Holdings Inc268.500,00 KRW0,00

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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