Valerio Baselli: Buongiorno, siamo all’ITForum, la fiera sugli investimenti e sul trading che si tiene ogni anno a Rimini. Sono in compagnia di Gabriele Bellelli, trader e consulente indipendente. Buongiorno Gabriele e grazie.
Gabriele Bellelli: Grazie,buongiorno.
Baselli: Tu hai tenuto un incontro qui all’ITForum dal titolo “Come costruire un portafoglio a capitale garantito”. Gli italiani sono da sempre un popolo di investitori decisamente avversi al rischio. Ecco guadagnare senza rischiare è un sogno o è davvero possibile?
Bellelli: Partiamo dal presupposto che senza rischio non c’è rendimento. Il free risk totale non esiste, neanche il Bund. Esistono però degli apporcci che riescono a contenere il rischio ed è quindi possibile investire mantenendo un grado di rischio estremamente contenuto. Un esempio può essere la costruzione dei prodotti a capitale garantito.
Immaginiamo di avere un capitale di 10mila euro. Di questi, 9mila euro li utilizziamo per acquistare un’obbligazione zero coupon, che non paga cedole ma che restituisce capitale e interessi cumulati in un’unica soluzione alla scadenza, la compriamo a 90 e otteniamo 100 alla fine. I resanti mille li usiamo, ad esempio, per acquistare un Etf azionario globale. Alla scadenza dello zero coupon, i nostri 9mila saranno diventati 10mila, gli altri mille avranno un loro valore; se ipotizziamo lo scenario peggiore, l’Etf ha perso il 50%, avrò comunque alla fine 10.500 euro, più del capitale iniziale. Se invece, l’Etf ha aumentato il suo valore, ad esempio del 50%, avrò 11.500 euro.
Questo è solo un esempio, ci possono essere molte altre strade, con i certificati o strumenti simili, ma questa è l’ossatura.
Baselli: Le nuove tecnologie offrono sempre più opportunità per investire direttamente con il fai-da-te. Quali sono i pericoli di questo approccio e come si possono evitare?
Bellelli: Io sono un grande sostenitore del fai-da-te. Nel senso che se una persona non si prende cura dei propri risparmi, ci sarà qualcun’altro che lo farà, ma nel suo interesse. Per cui uno deve dedicarsi ai propri soldi. Per fare questo c’è tantissima formazione disponibile oggi, dal classico libro al corso di formazione a Internet. È pieno di fonti di educazione finanziaria, anche gratuite e di qualità.
Il consiglio è quello di evitare l’improvvisazione; dire “non mi fido più della banca, faccio da solo”, ma senza avere nessuna preparazione. Se invece uno, a piccoli passi, mese dopo mese, anno dopo anno, si dedica ai vari strumenti, magari partendo dai più semplici come i conti deposito: cosa sono, pregi, difetti, caratteristiche. Dopo di che passare alle obbligazioni, tutte le loro tipologie, come calcolarne i rendimenti, e poi fondi, Etf, ecc. A piccoli passi è realmente possibile il fai da te. E alla fine, quando uno ha costruito una sua formazione ottiene che spende meno, guadagna di più e soprattutto compra quello che gli serve davvero, prodotti efficienti per le sue necessità.
Mentre oggi uno va in banca ed è un po’ come andare dal salumiere. Mi viene in mente un mio cliente che mi ha fermato prima. Mi raccontava che la banca cercava di vendergli un fondo; questa persona ha molte minusvalenze da recuperare, comprare un fondo, anche se guadagnerà, non è una soluzione efficiente perché il fondo produce solo redditi da capitale e non redditi diversi che aiuterebbero a recuperare le minusvalenze. Magari anche il sottostante che la banca ha consigliato potrebbe avere un senso, ma va comprato con altri strumenti che non siano il fondo. Col fai-da-te, questo tipo di efficienza si può realizzare.
Baselli: Perfetto, grazie mille a Gabriele Bellelli.
Bellelli: Grazie a voi.
Baselli: Per Morningstar, Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.
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