Se il vostro approccio agli investimenti è figlio della filosofia calcistica del “catenaccio”, le analisi di Morningstar possono indicare quali sono i bond da non inserire in portafoglio.
La lista non riguarda particolari emissioni, bensì le società il cui rischio è giudicato più elevato rispetto a quanto espresso dal rating Morningstar al credito o gli emittenti la cui stabilità finanziaria è vista in deterioramento.
Downgrade in vista per Kohl’s
Kohl’s (rating BBB), società attiva nel business dei grandi department store, paga la scarsa attenzione verso gli interessi dei obbligazionisti. Negli ultimi tre anni, il management ha impiegato quasi due miliardi e mezzo di dollari in piani di buy-back e quest’anno ha stanziato circa 360 milioni per aumentare il dividendo (+15%). “L’azienda non riesce a remunerare i suoi azionisti facendo ricorso unicamente alla liquidità prodotta dalla gestione caratteristica e questo la costringe a ricorrere all’emissione di nuovo debito”, dice Joscelyn MacKay credit analyst di Morningstar.
“Parallelamente a questo, la società continua a investire nell’apertura di nuovi store e in Information technology ”. Data la recente espansione del rapporto debito/Ebitda, che ora ha tocca quota 1,7, gli analisti ritengono che sia possibile un ulteriore downgrade della società dall’attuale rating BBB e che questo, di conseguenza, possa tradursi in una perdita in conto capitale per i bondholder.
ConAgra Food a secco di liquidità
ConAgra Food (rating BBB-) è un’azienda americana attiva nel comparto del cibo confezionato. “La situazione finanziaria del gruppo è iniziata a peggiorare nel 2013, dopo l’acquisito della società Ralcorp per la somma di 6,8 miliardi di dollari (pari a 12 volta il suo Ebitda) e le stime indicano che la leva finanziaria è destinata a mantenersi attorno a 3,6 anche alla fine di questo esercizio”, dice Dave Sekera credit analyst di Morningstar.
Quello che desta preoccupazione è la scarsa liquidità nelle casse di ConAgra. In base alle previsioni degli analisti, i flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa saranno in grado di coprire nei prossimi anni solo il 70% del fabbisogno di denaro necessario a rifinanziare il debito corrente e a pagare gli interessi passivi. A questo, poi, si aggiungono i dubbi sulle performance future dell’azienda, che risentiranno della recente pressione sui margini di profitto e della contrazione dei volumi di vendita.
Zoetis si indebita per gli azionisti
Zoetis (rating BBB+) è leader indiscussa nel settore delle cure sanitarie per animali. Oltre il 20% del fatturato del gruppo americano deriva dalla vendita di prodotti coperti da brevetto e questo gli garantisce margini di profitto più alti rispetto alla concorrenza. Grazie a elevate economie di scala, Zoetis riesce inoltre a mantenere un livello di efficienza produttiva superiore alla media. Una posizione di vantaggio competitivo (Economic moat) all’interno del settore, tuttavia, non rende le sue emissioni obbligazionarie delle buone occasioni di investimento.
“Il rapporto debito/Ebitda è di 3,11, ma il rischio è che esso possa peggiorare nei prossimi anni in seguito a nuove acquisizioni”, dice Julie Stralow, credit analyst di Morningstar. “L’arrivo del nuovo Cfo (responsabile finanziario) va interpretato, inoltre, come una chiara intenzione dell’azienda di finanziare i nuovi investimenti e la remunerazione degli azionisti attraverso l’emissione di debito”. La subordinazione degli interessi dei bondholder a quelli degli stockholder fanno delle obbligazioni di Zoetis un cattivo investimento.
Bondholders traditi da Dish Network
La reale possibilità che la nuova strategia aziendale possa far lievitare enormemente il debito, ha indotto gli analisti di Morningstar a inserire Dish Network (rating sotto osservazione) tra i bond da evitare. L’azienda americana è leader nel settore della pay-Tv, un business che le ha sempre garantito flussi di cassa stabili e consistenti, ma che in prospettiva potrebbe risultare meno profittevole per effetto dell’ingresso di nuovi operatori.
“Il management ha intuito il pericolo e cerca di allargare la sua offerta anche ai servizi wireless, ma questo rischia di avere un forte impatto sul grado di indebitamento dell’azienda”, dice Michael Dimler, credit analyst di Morningstar. “Il rapporto debito/Ebitda è ora pari a 5,5, ma è destinato a lievitare ulteriormente se dovesse realmente concretizzarsi l’acquisizione di T-Mobile US”. Tale prospettiva è decisamente negativa per i sottoscrittori delle obbligazioni Dish. Ad essi, infatti, verrebbe sottratta liquidità destinata all’acquisto di asset dai quali non riceverebbero alcun rendimento.
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