Morningstar ha posto sotto revisione i titoli del comparto energy. Nonostante le attuali condizioni del mercato continuino a scoraggiare nuovi investimenti da parte delle compagnie energetiche, (cosa che promette di riequilibrare nel tempo la domanda e offerta del petrolio), le attuali dinamiche del settore hanno evidenziato come le stime di lungo termine degli analisti per il prezzo del greggio (75 dollari per il contratto Brent, 69 dollari per il WTI) siano troppo elevate.
Revisione dei fair value
Gli analisti di Morningstar pubblicheranno la prossima settimana nuove stime di lungo termine, alle quali seguirà l’aggiornamento del fair value per tutti i titoli del comparto energetico.
“Due sono i fattori alla base della nostra decisione: il primo è legato all’aumento dell’offerta di greggio a basso costo, in seguito alla maggior produttività nelle operazioni di estrazione negli Usa e alla fine delle sanzioni ai danni dell’Iran”, dice Stephen Simko analista azionario di Morningstar. “Il secondo, invece, si riferisce all’equilibrio tra domanda e offerta sul mercato dell’oro nero. Il recente andamento non lascia intravedere la possibilità di una stabilizzazione del prezzo del barile prima del 2017 e questo ha prodotto una forte contrazione degli investimenti da parte delle aziende del settore e un calo dei prezzi (deflazione) superiore alle nostre aspettative”.
Attenti al picking
Il recente sell-off dei titoli energetici ha fatto emergere interessanti opportunità di investimento di lungo termine, ma non bisogna dimenticare che il settore non affronta una crisi di tale portata dal 1980. L’incertezza sul futuro andamento del prezzo della materia prima nei prossimi trimestri è destinata a essere ancora molto alta e gli analisti di Morningstar raccomandano di essere molto attenti nello stock-picking e ben preparati nel fronteggiare le fasi di elevata volatilità che potranno presentarsi durante il periodo di transizione verso il nuovo equilibrio del mercato.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.