L’outlook di Morningstar dopo la correzione di agosto

Il sell-off estivo ha reso più convenienti le valutazioni azionarie, ma gli analisti consigliano un approccio bottom up, concentrandosi sulle società che hanno un vantaggio competitivo. Le occasioni migliori sono nel settore finanziario.  

Francesco Lavecchia 20/10/2015 | 09:43
Facebook Twitter LinkedIn

Quali sono per prospettive future per l’economia mondiale? Il problema principale resta la Cina. Il rallentamento della seconda potenza economica al mondo rischia di compromettere la ripresa globale, anche se ci sono settori che guardano a Pechino quasi con indifferenza e altri che ringraziano il Dragone, poiché hanno tratto vantaggio dal deprezzamento delle commodity. Gli analisti di Morningstar raccomandano un approccio bottom up, cercando in ogni singolo settore le migliori occasioni di investimento.

Materie prime
Il rallentamento del Dragone ha fatto mancare al comparto la sua principale fonte di crescita. La domanda di carbone e acciaio è calata significativamente e con essa anche il prezzo delle commodity. Sebbene le valutazioni dei titoli del settore siano diventate molto convenienti, il mercato delle materie prime non è visto in miglioramento, almeno nel breve periodo.

I titoli che garantiscono le migliori prospettive di crescita sono quelli attivi nel business del cemento e del ferro. Il miglioramento della congiuntura economica e il favorevole trend demografico negli Usa, infatti, promettono di spingere il mercato immobiliare e in particolare la domanda di edifici residenziali e di strutture sanitarie.

Beni di consumo ciclici
I timori legati alla congiuntura globale hanno alimentato le vendite sui titoli del comparto dei beni di consumo ciclici che, dopo essere stati scambiati a un rapporto prezzo/fair value superiore a uno per la maggior parte dell’anno, ora viaggiano a un tasso di sconto medio di circa il 5%. Nonostante le aspettative di breve periodo indichino una maggior volatilità dei consumi discrezionali, le attuali valutazioni del mercato sembrano essere eccessivamente conservative.

La Cina rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per le aziende che producono beni di consumo discrezionali. Le famiglie cinesi hanno rivisto la loro propensione al consumo, in seguito al calo della fiducia innescata dal negativo andamento del mercato azionario e dalla svalutazione dello yuan e le società maggiormente esposte all’economia del paese hanno tagliato le stime di crescita. Questo scenario non dovrebbe cambiare in maniera significativa nei prossimi trimestri, ma riteniamo che le aziende con una forte esposizione alla Cina beneficeranno della nascita della classe media  e dell’aumento del reddito dei lavoratori.

Beni di consumo difensivi
Le aziende del settore continueranno a soffrire l’apprezzamento del dollaro, ma al momento i titoli del comparto sono scambiati a prezzi che sono sostanzialmente in linea con le valutazioni degli analisti. Il rallentamento delle economie in via di sviluppo (e il conseguente deprezzamento delle loro monete) costituisce un freno nel breve periodo, ma rappresenta uno dei maggiori driver di crescita nel medio/lungo termine. Le migliori opportunità di investimento tra le azioni del settore sono rappresentate dalle società con un elevato Economic moat e con una forte esposizione alle economie emergenti. Esse infatti saranno in grado di trarre vantaggio dall’aumento della capacità di spesa delle famiglie in quei paesi.

Energia
Le basse quotazioni del barile continueranno a pesare sui titoli del settore. Gli analisti indicano che il prezzo del petrolio è ancora inferiore al livello minimo necessario a far ripartire gli investimenti necessari a garantire l’equilibrio tra domanda e offerta entro il 2017 e hanno ridotto le stime di lungo periodo per il prezzo al barile (a 70 dollari per quello scambiato sul Brent e a 64 dollari per quello negoziato sul WTI). Inoltre, la maggior produttività delle tecniche estrattive ha aumentato la disponibilità di materia prima a basso costo e questo è un altro fattore che pesa sul prezzo del petrolio.

Discorso analogo vale anche per il mercato del gas naturale negli Usa. L’ammontare delle riserve è visto in costante crescita fino alla fine di questo decennio e l’offerta in eccesso continuerà a comprimere il prezzo della materia prima. Gli analisti ipotizzano, comunque, una ripresa delle quotazioni del gas nel lungo termine in seguito alle maggiori richieste da parte dell’industria e all’aumento delle esportazioni di gas liquefatto.

Finanza
I titoli del settore finanza sono quelli scambiati alle valutazioni più convenienti. Il rapporto prezzo/fair value medio è pari a 0,88 e scende a 0,85% se si considerano quelli del segmento assicurativo e dei servizi al credito. La raccomandazione degli analisti è quella di concentrarsi sulle società che godono di una posizione di vantaggio all’interno del settore e di guardare anche alla qualità del sistema bancario di un paese, che è uno dei fattori chiave che permette agli istituti di credito di conservare l’Economic moat. I più virtuosi sono Canada, Australia e Svizzera, mentre Brasile e Italia sono il fanalino di coda.

Salute
La congiunture globale non rappresenta una minaccia per il settore della salute. Data la natura anelastica della domanda di cure mediche, il fatturato delle aziende del comparto non dovrebbe risentire del rallentamento dell’economia mondiale. Le valutazioni dei titoli del settore, inoltre, saranno spinte dalle prossime operazioni di M&A, alle quali i grandi gruppi puntano per continuare a crescere nelle vendite e dal lancio di nuovi farmaci, specie per la cura di malattie rare.

Le recenti vendite sui listini hanno reso più appetibili le azioni del settore, che ora sono scambiate a un tasso di sconto medio del 5% rispetto alle valutazioni degli analisti.

Beni industriali
Le crescenti preoccupazioni legate alla discesa del prezzo delle commodity e ai segnali di debolezza dell’economia cinese hanno condizionato l’andamento delle stock nel settore industriale.

Sul segmento ferroviario, ad esempio, hanno pesato le speculazioni circa la possibilità che il basso costo del greggio renda il traffico su strada più conveniente di quello su rotaia. Secondo gli analisti il trasporto ferroviario resta molto più efficiente da un punto di vista dei consumi e i ribassi registrati durante la scorsa estate sono da considerarsi come un’opportunità per esporsi a prezzi vantaggiosi su società che presentano un elevato vantaggio competitivo.

Il rallentamento della produzione industriale ha frenato i progressi di molte aziende occidentali esposte all’economia del Dragone. Questa fase di debolezza non è destinata a concludersi nel breve termine, ma nel lungo periodo il paese continua ad avere prospettive di crescita molto elevate e le aziende meglio posizionate in questo mercato riusciranno a realizzare forti ritorni dai loro investimenti.

Real estate

Il principale rischio per il settore real estate (relativamente alle aziende coperte dagli analisti) è la risalita dei tassi di interesse. Sebbene l’aumento del costo del denaro sia indice di un miglioramento dell’economia di un paese, e quindi della capacità di aumentare gli investimenti, La decisione da parte della Fed di aumentare il costo del denaro avrà comunque un impatto negativo sui conti delle aziende del settore.

Gli analisti indicano come i titoli del comparto siano scambiati sul mercato a un tasso di sconto medio di circa il 10% e suggeriscono di puntare su quelle società con un moderato grado di indebitamento, un portafoglio composto da asset di qualità e che hanno dimostrato la capacità di resistere ai diversi cicli economici.

Tecnologia
Le fluttuazioni dei tassi di cambio negli ultimi trimestri hanno alimentato la volatilità dei titoli del comparto tecnologico, che al momento risultano essere scambiati in linea con le valutazioni degli analisti. Il deprezzamento delle valute nei paesi emergenti continuerà a pesare sui conti delle aziende del settore anche nei prossimi trimestri frenando la crescita dei ricavi e la profittabilità.

Il tema dominante nel settore continua a essere il business del cloud computing . Le aziende focalizzate sulla fornitura di questo servizio rischiano di registrare un rallentamento delle vendite nel breve periodo, ma in un’ottica di lungo termine questo è il segmento in cui conviene essere esposti. Gli analisti consigliano di guardare alle società che hanno un vantaggio competitivo in questo settore e aspettare una fase di sell-off per prendere posizione.

Utility
Il settore delle utility viene da uno dei più intensi periodi di M&A. Le valutazioni azionarie convenienti e il basso livello dei tassi di interesse hanno favorito il consolidamento e il fenomeno non è destinato ad esaurirsi nel breve periodo. Molti grandi operatori sono rimasti ancora fermi, ma gli analisti dubitano che possano continuare a rimanere inattivi ancora per molto. Negli Usa, il basso prezzo del gas naturale e la maggior regolamentazione in tema ambientale continueranno a sostenere la domanda di energia da fonti alternative al carbone e le utility del gas sono destinate raccogliere i vantaggi di questo trend.

La transizione verso le fonti rinnovabili è un processo che ha preso piede anche in Europa. Le utility che producono elettricità da combustibili fossili hanno registrato una forte contrazione dei margini di profitto negli ultimi trimestri. Gli analisti non si aspettano che questo trend tenda a invertirsi nel futuro e hanno tagliato le loro valutazioni sulle utility europee maggiormente esposte al carbone e al nucleare. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures