Etf, ritorno alle commodity

In gennaio, le turbolenze dei mercati hanno spinto gli investitori verso i metalli preziosi e i replicanti inversi. Secondo i dati Morningstar, gli Etp europei hanno raccolto nel mese quasi 3 miliardi di euro.

Valerio Baselli 22/02/2016 | 09:33
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Il crollo verticale delle principali piazze finanziarie mondiali registrato nel mese di gennaio non ha spaventato gli investitori in Exchange traded products (Etp), i quali anzi ne hanno approfittato per posizionarsi tatticamente o per prendere posizioni “short”.

Secondo i dati Morningstar, i replicanti europei hanno complessivamente raccolto nel mese 3 miliardi di euro. Come mostrato dalla tabella sottostante, i prodotti azionari hanno comunque tenuto testa alle turbolenze del mercato con 835 milioni di euro incassati. Bene anche i prodotti alternativi, con la maggior parte dei flussi come detto verso prodotti inversi. Infine, ottimo risultato dei replicanti di commodity, con circa 500 milioni attirati dai prodotti esposti ai metalli preziosi, tornati sotto i riflettori in seguito alla forte incertezza vissuta in questo inizio anno. 

Raccolta segnata a gennaio dagli Etp europei per asset class

Broad Cat ETFs Jan 2016

Scendendo nel dettaglio delle categorie, vediamo che l’equity rimane comunque in cima alle preferenze degli investitori europei, probabilmente attratti dalle valutazioni interessanti dopo i forti ribassi. Sul fronte obbligazionario, buon risultato anche per i fondi replicanti indici dedicati ai titoli di Stato europei.

Le prime 10 categorie Morningstar per raccolta netta nel mese di gennaio

ETF Cat leaders Jan

Dall’altro lato, invece, l’equity giapponese segna i maggiori riscatti del mese, seguita dalle obbligazioni societarie in euro e dall’azionario emergente. Non sorprende poi trovare tra le categorie con più alti deflussi il settore finanziario, con i titoli bancari al centro della tempesta in queste ultime settimane. Male anche gli Etp azionari dedicati a Piazza Affari.

Le 10 categorie Morningstar con maggiori deflussi netti nel mese di gennaio

ETF Cat laggards JAn 2016

A livello di singoli prodotti, nella Top 10 degli Etf più ricercati troviamo sette replicanti azionari (di cui uno di tipo strategic beta), un Etf aurifero e uno petrolifero a leva tre che nel mese di gennaio ha perso il 35%; si tratta di una scommessa tattica di chi spera in una ripresa del barile a breve. Tra quelli che hanno visto i maggiori riscatti, invece, si confermano prodotti dedicati ai corporate bond europei, all’equity emergente e giapponese.

I 10 Etp europei che hanno raccolto di più a gennaio

ETFs leaders Jan

I 10 Etp europei con i maggiori deflussi a gennaio

ETF laggerds Jan 2016

Infine, per quanto riguarda gli emittenti, Deutsche Bank fa il pieno con 673 milioni incassati nel mese, seguita da iShares e dalla società olandese Think ETFs. Amundi, invece, guida la classifica dei providers che hanno subito i maggiori riscatti, seguita da UBS.

Emittenti che hanno raccolto di più in Europa a gennaio

ETF Providers Jan leaders

Emittenti che hanno segnato i maggiori deflussi in Europa a gennaio

ETF Providers Jan laggards

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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