Emma Wall: Buongiorno e benvenuti. Sono Emma Wall e mi trovo in compagnia di Muna Abu-Habsa, nostra analista senior, per parlare del nuovo rating di sostenibilità di Morningstar. Buongiorno, Muna.
Muna Abu-Habsa: Buongiorno Emma.
Wall: Quindi, cos’è il nuovo Morningstar Sustainability Rating?
Abu-Habsa: Dunque, il Morningstar Sustainability Rating offre agli investitori un modo per valutare i fondi sulla base del profilo di sostenibilità delle posizioni sottostanti. In generale, le persone sono diventate sempre più consapevoli di problematiche come quelle ambientali, ad esempio il cambiamento climatico, ma anche come le società modo trattano i loro lavoratori e la responsabilità sociale delle imprese; nel mondo degli investimenti classifichiamo questi parametri come ESG, questioni ambientali, sociali e di governance.
Così, Morningstar ora dà agli investitori un modo nuovo, investitori di tutto il mondo, perché questa è una iniziativa globale, una nuova lente con cui valutare come le aziende presenti in un fondo gestiscono i rischi e le opportunità ESG in modo da investire il loro denaro modo che è significativo.
Wall: E come viene calcolato?
Abu-Habsa: Beh, in primo luogo, è importante sottolineare che Morningstar ha scelto di lavorare con Sustainalytics, che è un leader globale nella ricerca della sostenibilità. Per quanto riguarda il rating, il calcolo si divide in un processo a due fasi. Inizialmente, a ogni fondo viene assegnato un punteggio ESG di portafoglio, che è una media ponderata dei giudizi di Sustainalytics su ogni società; questo punteggio viene poi ridotto a secondo del coinvolgimento delle imprese nelle controversie.
Ora, il secondo passo è la valutazione stessa, che è il punteggio di sostenibilità del portafoglio di un fondo rispetto alla sua categoria Morningstar. Il calcolo in realtà rispecchia la distribuzione già utilizzata per il Morningstar Rating (le stelle). Quindi, è un qualcosa con cui gli investitori e i nostri utenti hanno già familiarità. Così, il 10% dei fondi con miglior punteggio in una determinata categoria riceverà 5 globi, il che coincide con un rating “alto”.
Wall: Il più alto riconoscimento.
Abu-Habsa: Esatto. Mentre il 10% con punteggio più basso riceverà un solo globo.
Wall: Quanto interesse c’è attorno al tema della sostenibilità?
Abu-Habsa: C'è molto interesse, sia da parte degli investitori, ma anche dei gestori professionisti. C’è stato un aumento della domanda di investimenti sostenibili in questi ultimi anni. Tuttavia, vi è stata una mancanza di strumenti adeguati per gli investitori da utilizzare al fine di confrontare la sostenibilità dei fondi in maniera coerente. Dal lato degli asset manager, la maggior parte di loro ora incorporano i criteri ESG nei loro processi di investimento e il loro interesse è molto orientato al valore, perché riconoscono sempre di più l'impatto dei problemi di sostenibilità per le imprese.
Wall: Per quelle imprese che se ne preoccupano o per quelle aziende che ci saranno ancora fra 10, 20, 30 o 40 anni.
Abu-Habsa: Esatto. I sostenitori degli investimenti socialmente responsabili, quindi, credono di avere un vantaggio rispetto ai fondi convenzionali perché pensano di investire in aziende che sono lì per rimanere nel lungo periodo.
Wall: E per quei fondi che si dichiarano già ESG?
Abu-Habsa: Beh, il rating aiuterà gli investitori a valutare come questo tipo di fondo esegua davvero il suo mandato. Questo probabilmente aiuterà a porre domande sui processi ESG del manager e la loro completezza e diligenza. Ma anche su questo punto, i fondi che sono ufficialmente impegnati a investire con criteri ESG costituiscono una piccola parte dell'universo investibile, in realtà solo circa il 2% dei fondi a livello globale sono obbligati a svolgere una selezione ESG. Quindi, il rating contribuirà a rivelare quei fondi non ufficialmente ESG che però si comportano bene da questo punto di vista.
Wall: Grazie mille Muna.
Abu-Habsa: Grazie Emma.
Wall: Per Morningstar, Emma Wall. Grazie per l’attenzione.
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