Volete sapere come andrà il vostro fondo? Guardate i costi. Russel Kinnel, responsabile del comitato per i rating di Morningstar in nord America, ha dimostrato, in uno studio condotto sui prodotti statunitensi, che le commissioni sono un potente indicatore delle performance future. In dettaglio, i comparti più economici sono quelli con un maggior tasso di successo, ossia in grado di sopravvivere nel tempo e battere i concorrenti.
L’analisi ha riguardato i fondi aperti e gli Etf (Exchange traded fund) statunitensi e ha valutato la natura predittiva dei costi relativamente ai rendimenti, ai ritorni aggiustati per i costi, alla standard deviation (misura di rischio) all’investor return (il rendimento che effettivamente entra nelle tasche dei risparmiatori) e al Morningstar rating.
Risultati a basso costo
Lo studio ha rivelato che i fondi azionari americani low cost hanno un tasso di successo tre volte superiore a quelli più cari. Il quintile meno esoso ha un success ratio del 68% contro il 20% del più costoso. Si giunge ad analoghi risultati se si considerano altre categorie. Ad esempio, nell’equity internazionale, il success ratio dei primi è del 51% contro il 21% dei secondi. Tra i bilanciati, le percentuali sono rispettivamente del 54 e del 24%, mentre tra gli obbligazionari del 59 e del 17%.
Tasso di successo dei fondi low cost
Non è la prima indagine svolta su questo tema, ma la sua importanza non è nella novità delle conclusioni, bensì nel fatto che conferma i risultati dei precedenti studi. “I costi non sono l’unico aspetto che gli investitori devono tenere in considerazione”, dice Kinnel, “Ma sicuramente gli studi ci supportano ancora una volta nell’ipotesi che sono uno dei fattori più potenti per predire il successo futuro dei fondi. E’ ancor più rilevante che questo vale indipendentemente dal tipo di asset class e dall’orizzonte temporale considerato”.
Attenzione alle classi
Per quanto riguarda il rischio, i costi hanno un minor valore predittivo. In particolare, è debole il rapporto tra volatilità (deviazione standard) e commissioni. Mentre si rafforza la loro importanza se si considera una sola classe del fondo, in quanto le fee spesso cambiano a tale livello. Per questo, i risparmiatori devono essere oculati nella scelta del profilo più economico di uno stesso comparto.
Morningstar indica il profilo commissionale di ciascuna classe nelle schede sui fondi, disponibili sul sito www.morningstar.it. Oltre al dettaglio delle fee di gestione, ingresso, uscita e switch, è possibile conoscere le spese correnti (ongoing charges), che hanno sostituito il Ter (Total expense ratio) nel documento informativo chiave per gli investitori (Kiid). Esse rappresentano una misura dei costi ricorrenti nel tempo sostenuti dai sottoscrittori di un fondo e relativi alle operazioni di investimento effettuate dalla società di gestione. Sono calcolate come rapporto, espresso in percentuale, tra il totale delle spese correnti e la media del Nav (Net asset value). Nel totale sono compresi i costi di gestione, di amministrazione, legali, di revisione e di custodia. Sono escluse alcune altre voci di costo, come le commissioni di performance (dove presenti).
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