L’OPEC non fa cambiare idea agli analisti

L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio taglia il tetto massimo di produzione di greggio. L’oro nero balza a 47 dollari. Restano invariate le stime di Morningstar sui prezzi del barile per i prossimi due anni.  

Francesco Lavecchia 30/09/2016 | 12:45
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Non basta un taglio per far sussultare gli analisti. Nemmeno quando si parla di petrolio, uno degli asset più monitorati degli ultimi mesi per l’impatto che ha sull’andamento dei mercati e della congiuntura mondiali. L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha annunciato l’intenzione di ridurre da 33,2 a 32,5 milioni di barili il tetto massimo di produzione giornaliera di greggio. La decisione ha colto di sorpresa il mercato, facendo schizzare il prezzo della materia prima (qualità WTI) da 44,6 a 47,3 dollari, ma non ha messo in discussione le previsioni di medio termine degli analisti.

I punti deboli dell’accordo
“La nostra posizione è giustificata dalle perplessità sulla tenuta di questo accordo. Non è stato siglato, infatti, nessun impegno vincolante tra le parti. L’OPEC, tra l’altro, ha dimostrato in passato di saper disattendere accordi di questo tipo anche in presenza di intese formali. In secondo luogo, i difficili rapporti diplomatici tra alcuni dei paesi membri (come ad esempio tra Iran e Arabia Saudita) complicano il processo di ripartizione dei tagli alla produzione. E infine non sono chiare le tempistiche relative alla durata di questo intervento”, dice Allen Good analista azionario di Morningstar.

“La mossa dell’OPEC, quindi, non dovrebbe avere un impatto significativo sul prezzo del petrolio, anche perché ci aspettiamo che la crescita della produzione di shale oil negli Usa contribuisca a bilanciare il piatto dell’offerta”. Il prezzo del barile, dunque, non dovrebbe superare i 50 dollari nel 2017. Mentre il miglioramento dei fondamentali, grazie anche alla contrazione degli investimenti in nuovi progetti esplorativi, dovrebbe spingere le quotazioni del petrolio fino ai 60 dollari.

Per approfondire la ricerca Morningstar sul mercato americano del petrolio clicca qui.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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