Prima Germania, seconda Spagna, terza Italia. Qualunque sia l’orizzonte temporale di riferimento l’equity tedesco continua a regalare maggiori soddisfazioni agli investitori rispetto a quello iberico e del Belpaese. E, dando uno sguardo al profilo congiunturale dei tre paesi, è possibile che le cose vadano avanti così ancora per un po’.
E’ vero, tutti e tre i segmenti geografici hanno il segno meno da inizio anno. Ma da gennaio i comparti dedicati all’equity della Germania e a quello della Spagna sono riusciti tutto sommato a contenere le perdite, mentre quello riservato all’azionario italiano ha subito un tracollo (vedi tabella). Allargando lo sguardo ai 12 mesi si osserva che l’azionario tedesco è l’unico in territorio positivo. Nei tre anni tutti hanno il segno più, ma Francoforte continua a distanziare nettamente Madrid e Milano.
Analizzando la Morningstar equity style box relativa alle diverse categorie in cui sono raccolti i fondi dedicati ai tre paesi si nota che quelli dedicati alla Germania privilegiano i titoli growth (quindi più legati agli umori della congiuntura) nelle mid cap, mentre quelli concentrati sull’Italia devono puntare ai value (quelli considerati sottovalutati a livello di prezzo) per andare a caccia di un po’ di valore. Per quanto riguarda Spagna e big cap tedesche la scelta va su un mix delle due categorie. Scelte che non stupiscono se si dà uno sguardo al quadro macro dei tre paesi.
Germania
Il Governo tedesco ha alzato le stime di crescita del Pil 2016 all'1,8%, dal precedente +1,7%. “La ripresa dell'economia tedesca è solida. La congiuntura tedesca ottiene buoni risultati in presenza di un clima esterno molto difficile", ha affermato il ministro dell'Economia tedesco, Sigmar Gabriel presentando le cifre. Per il 2017 il governo di Berlino prevede un aumento dell'1,6% del Pil, in linea con le stime per il 2018. A livello di fondi di investimento, lo strumento che si è comportato meglio fra i large cap è DWS Deutschland LC (5 stelle Morningstar) che da inizio anno (fino al 18 ottobre)ha guadagnato lo 0,26% (gli altri fondi nella stesa categoria hanno avuto tutti segno meno). Il gestore ha decisamente sovrappesato gli industriali e i tecnologici, sbilanciandosi anche su materiali di base e servizi finanziari.
Spagna
La Spagna deve formare un governo entro ottobre, pena la convocazione della terza tornata di elezioni in soli dodici mesi. Un elemento che ha anche valenze economiche. Il ministro provvisorio delle Finanze del governo spagnolo, Luis de Guindos, ha informato la Commissione europea che il deficit del paese salirà al 3,6% del Pil nel 2017 contro il precedente target del 3,1%. La ragione di questo ulteriore peggioramento è stata attribuita dal ministro proprio all'instabilità politica. La Spagna, ad esempio, ha registrato a settembre 22.801 disoccupati in più per un totale di 3,7 milioni di persone senza lavoro, un rialzo dovuto principalmente all'esaurirsi dei contratti estivi. L'aumento è comunque inferiore a quello registrato un anno prima (+26.087). Per quanto riguarda i fondi, la performance migliore (e l’unica positiva della categoria) è stata quella di March Intl Valores Iberian Equity A-EUR (+0,17% da inizio anno fino al 18 ottobre, rating quattro stelle). Il gestore sovrappesa i beni di consumo ciclici, quelli difensivi e gli industriali.
Italia
In Italia la situazione resta delicata. L’Istat, per esempio, ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita nel secondo trimestre dell'anno, durante il quale il Pil, è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo quarter del 2015. La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,6%. La precedente stima diffusa il 2 settembre aveva misurato la stessa variazione congiunturale e una tendenziale dello 0,8%. Fra i fondi equity dedicati all’Italia quello che si è comportato meglio in termini di performance (-1,22% da inizio anno fino al 18 ottobre) è Symphonia Azionario Small Cap Italia (5 stelle). In questo caso il gestore ha deciso di dare un deciso sovrappeso agli industriali e ai tecnologici restando comunque sbilanciato anche sui beni di consumo difensivi e sull’healthcare.
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