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La decorrelazione fa bene alla frontiera

I mercati non ancora emergenti continuano a correre. Per gli analisti sono sempre un asset rischioso, ma possono comunque aiutare a controllare la volatilità. 

Marco Caprotti 10/11/2016 | 10:43
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I mercati di frontiera si prendono qualche soddisfazione nei confronti degli emergenti. Almeno per quanto riguarda i fondi di investimento. La categoria Morningstar dedicata a questi paesi nell’ultimo mese (fino al 7 novembre e calcolata in euro) ha guadagnato, in termini di performance, lo 0,5% rispetto al -1,7% fatto segnare dal segmento dedicato agli strumenti concentrati sui paesi in via di sviluppo.

I mercati di frontiera sono un’opportunità di investimento interessante”, spiega Patricia Oey, analista di Morningstar specializzata sulle strategie di investimento internazionali. “Paesi come la Nigeria, il Pakistan e il Kuwait sono a uno stadio di sviluppo ancora arretrato rispetto alle economie emergenti. Molte aree di frontiera stanno registrando o si apprestano a vedere un periodo di crescita che può arrivare anche al 5% grazie a congiunture che devono ancora ingranare sul serio, a trend demografici favorevoli, a nuovi investimenti nelle infrastrutture e, in alcuni casi, alle abbondanti risorse naturali. Inoltre, alcuni mercati di frontiera possono contare sul sempre più rapido utilizzo di servizi legati alla rete, soprattutto in ambito finanziario, che dovrebbero contribuire alla crescita nel medio termine”.

Diversificazione e rischio
Dal punto di vista operativo i fondi dedicati ai mercati di frontiera sono una buona fonte di diversificazione. “E’ vero che si tratta di asset rischiosi”, dice Oey. “Tuttavia, quando sono inseriti all’interno di un portafoglio che privilegia il mix geografico, possono anche mitigare alcuni pericoli. Ad esempio, possono abbassare la volatilità dei mercati emergenti che, negli ultimi anni, sono diventati sempre più correlati fra di loro. I paesi di frontiera, in questo senso tendono a muoversi singolarmente, ognuno secondo le proprie caratteristiche.

Tra gli strumenti venduti in Italia dedicati ai mercati frontiera il migliore, nell’ultimo mese (+2,65%. +7,2% da inizio anno) è stato BMO LGM Frontier Markets B Acc. Il fondo (che ha un rating Morningstar di tre stelle) ha un forte sbilanciamento verso i titoli del settore dei beni di consumo difensivi ma sovrappesa anche il segmento industriale.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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