Mark Preskett: al momento il mercato obbligazionario globale non è il terreno migliore dove poter far incetta di rendimenti. I programmi di acquisto di titoli di debito (governativi e non) da parte delle Banche centrali e le loro politiche monetarie espansive hanno fatto calare lo yield to maturity (YTM) dell’indice Citi World Government Bond a 0,65%.
Circa un quarto delle emissioni governative rappresentate nell’indice, prevalentemente europee e giapponesi, presenta rendimenti negativi e più del 70% dei bond a livello globale ha un ritorno inferiore all’1%. Discorso analogo vale per i titoli corporate. In Europa le obbligazioni societarie garantiscono uno YTM inferiore all’1% e nel Regno Unito non supera il 2,3%. Nonostante questo, però, continuano a esserci sacche di valore nel segmento delle emissioni più rischiose.
I bond emergenti denominati in valuta locale, ad esempio, offrono i rendimenti più alti, nella fattispecie uno YTM del 6,2%. Valore che è di poco inferiore alla nostra valutazione del fair value (pari al 6,8%). Altri segmenti a cui guardare con interesse sono quelli delle obbligazioni US high yield e quelli in valuta forte (emissioni in monete ampiamente accettate in tutto il mondo, che hanno un andamento stabile nel breve periodo e che sono maggiormente liquide sul mercato).
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.