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Etf a cinque stelle crescono

Nel corso dell’anno, 29 replicanti hanno ottenuto il massimo punteggio del Morningstar Rating. Le categorie azionarie dei paesi sviluppati sono le più presenti.

Valerio Baselli 12/12/2016 | 09:47
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Il Morningstar Rating ha lo scopo di individuare l’eccellenza. Nel corso del 2016 sono stati 29 gli Exchange traded fund (Etf) quotati in Europa che hanno ottenuto le cinque stelle (alcuni dei quali erano sotto i tre anni di vita, quindi senza rating, la maggior parte invece aveva un giudizio inferiore).

Le cinque stelle vengono assegnate solo al miglior 10% dei fondi all’interno di ogni categoria in termini di Morningstar Risk-Adjusted Return (rendimento aggiustato per il rischio).

Clicca qui per visualizzare la tabella con tutti i nuovi 29 Etf a cinque stelle. I replicanti sono in ordine di patrimonio gestito (i dati sono all’8dicembre 2016; nel corso delle ultime tre settimane dell’anno, quindi, potrebbero esserci altri Etf che ottengono le cinque stelle).

Come si evince dall’elenco, le categorie che hanno visto i maggiori cambiamenti sono state quelle azionarie americane a grande capitalizzazione e alcune categorie settoriali (servizi finanziari, energia, materiali industriali), senza dimenticare quella dedicata alle obbligazioni governative in euro.

Ecco un focus sui tre fondi più grandi in termini di asset under management.

Vanguard S&P 500 UCITS ETF (USD)
Il fondo utilizza la replica fisica complete per tracciare l’indice S&P 500, il quale include le 500 società americane a più alta capitalizzazione. Il settore tecnologico pesa circa il 20% del benchmark, seguito da quello finanziario (20-25%) e dall’healthcare (12-17%). I primi dieci titoli rappresentano il 18% del portafoglio; le prime tre posizioni sono occupate da Apple (3-4%), Microsoft (2-3%) e Exxon Mobil (1-2%). Il fondo può usare contratti futures per minimizzare i costi di transizione e migliorare la liquidità. Per il momento, questo replicante non effettua prestito titoli. Le commissioni (0,07%) sono tra le più basse di categoria.

Gli analisti di Morningstar hanno una forte convinzione che questo Etf possa continuare a sovraperformare i concorrenti nel lungo periodo e assegnano quindi un Analyst Rating pari a Gold.

iShares Developed Markets Property Yield UCITS ETF (EUR)
Questo replicante, quotato su Borsa Italiana, usa la replica fisica completa per seguire il FTSE EPRA/NAREIT Developed Dividend+ Index, dedicato ai gruppi attivi nel settore immobiliare e delle costruzioni. Il benchmark include 310 società che prevedano di staccare un dividendo di almeno il 2% nel prossimo anno. Attualmente, l’indice è fortemente esposto verso gli Stati Uniti (57%), seguiti da Hong Kong (8%), Giappone (7%), Australia (6%) e il Regno Unito (4%). I titoli principali sono Simon Property Group (5%) e Public Storage (3%). iShares può effettuare il prestito titoli per un importo fino al 100% del valore patrimoniale netto (Nav) del fondo. Blackrock, società madre di iShares, gestisce il processo di prestito titoli e si tiene il 37,5% dei redditi derivanti, mentre il 62,5% restante viene condiviso con gli aderenti all’Etf.

Le spese correnti sono pari allo 0,59%, al di sopra della media di categoria. Morningstar assegna un rating qualitativo pari a Bronze.

BNP Paribas Easy S&P 500 UCITS ETF C EUR (EUR)
L’Etf usa il metodo sintetico o “swap-based”, per replicare la performance dell'indice. Invece di tenere i titoli reali come in un Etf fisico, il fondo possiede un paniere sostitutivo di titoli (composto principalmente da blue-chips europee) di cui, come parte del contratto di swap, scambia la performance per il rendimento del benchmark, al netto delle commissioni. Le spese correnti sono pari allo 0,20%. Attualmente, questo Etf non è coperto dalle ricerca qualitativa di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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