Non è un lavoro per tipi solitari. Certo, il singolo manager di un fondo di investimento può essere considerato una stella dei mercati ma ha bisogno, sia nella gestione quotidiana del portafoglio sia in quella di lungo periodo, di affidarsi all’aiuto e all’esperienza di altre persone e alle competenze, spesso, di interi plotoni di analisti e strategist. Anche perché, essere alla guida di un fondo prevede tutta una serie di compiti accessori che non sono direttamente correlati con l’operatività sui mercati: incontri con i clienti, meeting con le società in cui si è investito o di cui si intende diventare azionisti (o obbligazionisti), rapporti con i media e la redazione di analisi e commenti.
Non a caso fra i pilastri che portano all’Analyst rating di un fondo c’è quello relativo al People. “Un fondo non è solo il suo gestore”, spiega Russell Kinnel, direttore della ricerca di Mornigstar. “Ci sono analisti, trader e altri manager che contribuscono al processo di investimento. Quando prendiamo in considerazione un portafoglio dobbiamo pensare a quali vantaggi la maniera di operare, il modo di rapportarsi ai colleghi e l’esperienza portano alla strategia di investimento”. Il lavoro di analisi su questi aspetti è lungo. “Visitiamo le società di gestione per conoscere i gestori ma anche chi sta dietro le quinte e li supporta”, spiega Kinnel. “Ma consultiamo anche un sacco di documenti che vanno dalle relazioni delle assemblee degli azionisti (nel caso di società quotate) alle interviste che queste persone rilasciano ai giornali”.
Lavoro di squadra
Ecco come lavorano alcuni dei migliori team di gestione (secondo i fund analyst di Morningstar) dei fondi venduti in Italia che sommano un Morningstar rating di cinque stelle a un Analyst rating positivo.
BlackRock Global Funds - Continental European Flexible Fund X2 EUR. ll fondo è gestito da Alister Hibbert dal marzo 2008, quando è entrato in BlackRock da Scottish Widows insieme a sette colleghi. A dirigere il passaggio è stato il responsabile degli investimenti internazionali Nigel Bolton, che ha unificato il processo di ricerca e garantito un accesso più agevole ai dati analitici all'interno del team. Bolton ha organizzato i gestori secondo linee settoriali e ripartito la responsabilità della ricerca. Questa formazione, secondo gli analisti, ha consentito di utilizzare in modo più efficace le rispettive competenze. Ogni team può avvalersi di un piccolo gruppo di analisti responsabili della ricerca insieme ai gestori e quasi tutti i manager del team di Bolton svolgono un ruolo combinato di gestione e analisi. “È stato incoraggiante vedere l'impatto positivo di questa struttura coesa, alla luce dell'ottima performance del fondo”, spiega Muna Abu-Habsa, fund analyst di Morningstar.
Schroder International Selection Fund EURO Equity I Acc (EUR). Il gestore Martin Skanberg ha costruito lo zoccolo duro del team che comprende nove analisti specializzati sull’Europa e due analisti globali (che si occupano di healthcare ed energia). Il team azionario europeo e UK è guidato da Rory Bateman, arrivato da Goldman Sachs nel 2008 e ha giocato un ruolo chiave nel rendere il team più integrato. Bateman ha assegnato agli analisti la gestione dei portafogli istituzionali e gli ha dato l’ultima parola sul peso dell’equity. Questo ha dato una mano a chi deve gestire i portafogli retail che, in questo modo, può misurare il livello di convinzione degli analisti. Inoltre, visto che il 70% del loro stipendio variabile si basa sulle performance del fondo, gli analisti sono incentivati a sviluppare idee da inserire nel portafoglio. “Ci piace molto il forte legame di lavoro che Skanberg e Bateman hanno formato nel corso degli anni”, dice Peter Brunt, fund analyst di Morningstar.
Robeco BP Global Premium Equities €. Secondo i fund analyst di Morningstar l’arrivo di Christopher Hart è stato fondamentale per trasformare un mediocre fondo azionario globale in uno dei migliori della sua categoria. Non a caso il gestore è stato nominato European Global Equity Fund Manager dell’anno nel 2016. Hart è supportato da Joshua Jones, diventato co-manager nel 2014, dopo aver fatto parte (dal 2008) di un team di analisti dedicato all’azionario globale. Hart e Jones erano abituati a lavorare insieme a Boston ma il secondo, dal 2016, è di base a Londra. “Questo alla lunga potrebbe cambiare il loro rapporto lavorativo, ma crediamo che stiano facendo ancora bene”, spiega Jeffrey Schumacher, fund analyst di Morningstar. Possono godere dell’aiuto di un team formato da tre analisti generalisti caratterizzato da esperienza, coesione e stabilità.
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