Il primo passo per costruire un portafoglio efficiente è tenere i costi sotto controllo. In un mondo dove è praticamente impossibile prevedere la maggior parte delle variabili in gioco (volatilità, liquidità, rendimento finale, movimenti di mercato), i costi sono forse l’unico elemento che gli investitori conoscono ex-ante e che, soprattutto, sono in grado di controllare.
Dopo aver analizzato le alternative “low cost” per i fondi Azionari Europa a grande capitalizzazione, passiamo alla macro categoria degli Obbligazionari Corporate EUR, che include tutti i bond societari emessi in euro a prescindere dalla loro durata.
Tra prodotti attivi e passivi (compresi gli Exchange traded fund) ci sono 293 fondi di questo tipo disponibili in Europa (contando una sola classe per fondo ed eliminando i comparti che richiedono un investimento minimo iniziale superiore a 100.000 euro). In media, le spese correnti sono pari allo 0,81%, mentre la mediana di categoria è 0,82%.
Focalizzandoci solo sui prodotti disponibili alla vendita in Italia, le spese correnti medie salgono allo 0,94%. Se ci concentriamo sul quintile di categoria meno caro, cioè sul 20% dei fondi meno cari, troviamo 15 prodotti che presentano delle spese correnti che vanno dallo 0,16 allo 0,53%. Di questi, solo due sono fondi attivi.
La tabella qui di seguito raccoglie i 15 fondi meno cari.
Oltre ai due comparti attivi presenti in tabella, ce ne sono altri che coniugano delle commissioni ben al di sotto della media dei concorrenti e un giudizio Morningstar positivo (che siano le stelle o l’Analyst Rating). Ad esempio, da segnalare il comparto Edmond de Rothschild Fund - Euro Credit Short Term A EUR (0,56% di spese correnti, al 31esimo percentile di categorie in termini di performance a tre anni), così come il BlueBay Investment Grade Bond Fund B – EUR (0,66% di spese correnti e un giudizio qualitativo pari a Bronze) o il fondo R Euro Crédit C EUR (0,75% di spese correnti e cinque stelle Morningstar).
Visita il mini sito dedicato a MiFID II
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.