John Bogle, fondatore della società di gestione Vanguard, ha scritto che gli investitori ottengono esattamente quello che non pagano. In sostanza, delle spese di gestione elevate si traducono raramente in rendimenti elevati. Al contrario, privilegiando i fondi più economici, gli investitori hanno maggiori probabilità di ottenere risultati migliori nel lungo periodo.
Dopo aver analizzato le alternative “low cost” per i fondi Azionari Europa a grande capitalizzazione e per gli Obbligazionari Corporate EUR, concludiamo con i fondi Azionari Mercati Emergenti.
Tra prodotti attivi e passivi (compresi gli Exchange traded fund) ci sono circa 450 fondi di questo tipo disponibili in Europa (contando una sola classe per fondo ed eliminando i comparti che richiedono un investimento minimo iniziale superiore a 100.000 euro). In media, le spese correnti sono pari all’1,96%, mentre la mediana di categoria è l’1,95%.
Focalizzandoci solo sui prodotti disponibili alla vendita in Italia, le spese correnti medie salgono al 2%. Se ci concentriamo sul quintile di categoria meno caro, cioè sul 20% dei fondi meno cari, troviamo 20 prodotti che presentano delle spese correnti che vanno dallo 0,37 all’1,63%. Di questi, ben 11 sono fondi attivi.
La tabella qui di seguito raccoglie i 15 fondi meno cari.
Diverse, quindi, le opzioni “attive” a basso costo a disposizione degli investitori. Oltre a quelle presenti in tabella, da segnalare ad esempio il fondo Comgest Growth Emerging Markets USD Acc (1,55% di spese correnti e un Analyst Rating pasi a Gold), l’Hermes Global Emerging Markets Fund Class R EUR Accumulating (1,63% di spese correnti e cinque stelle Morningstar) e Robeco Emerging Stars Equities D € (1,72% di spese correnti e un giudizio qualitativo pari a Silver).
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