Le strategie alternative sono spesso più difficili da comprendere per un investitore individuale. Il nome di un fondo o la categoria di appartenenza non sempre aiutano a capire cosa c’è nel portafoglio e il processo di gestione. Per questa ragione, Morningstar ha creato una Style box dedicata agli alternativi (per il momento non è disponibile sul sito morningstar.it).
Si tratta di una matrice, simile a quella utilizzata per le azioni e le obbligazioni, che rappresenta il grado di correlazione e la volatilità di un fondo rispetto a un indice equity globale, fornendo un’indicazione intuitiva del fatto che il portafoglio abbia raggiunto o meno l’obiettivo di diversificazione che si è posto.
A differenza delle Style box azionarie e obbligazionarie di Morningstar, quella alternativa non è basata sui titoli in portafoglio (non sempre disponibili), ma sullo storico delle correlazioni e della volatilità rispetto a un indice equity globale a capitalizzazione (il Morningstar global market index).
Come funziona
Nell’asse verticale è rappresentata la correlazione con l’indice in un periodo rolling di tre anni (sono utilizzati i rendimenti mensili). In quella orizzontale è raffigurata la volatilità relativa rispetto allo stesso benchmark. Più un prodotto è vicino alla parte alta della matrice, maggiore è la correlazione al mercato azionario globale nel periodo considerato. Più è a destra della Style box e maggiore è la sua volatilità relativa.
L’asse verticale è divisa in tre riquadri (alto, basso, negativo). Se un fondo è vicino a 1 è molto correlato con il mercato azionario globale, se è tra 0 e -0,5 non lo è o addirittura è correlato negativamente (maggiore diversificazione).
Anche l’asse orizzontale ha tre riquadri (basso, medio, alto). I comparti con meno di un terzo della volatilità del mercato globale sono considerati più simili a un investimento obbligazionario. L’indice Barclays aggregate bond ha avuto una volatilità relativa tra il 15 e il 20% negli ultimi 15 anni. I fondi con più dei due terzi della volatilità del benchmark, hanno un comportamento più simile all’equity (clicca qui per vedere la Style box per gli alternativi).
Perché un indice azionario
“Abbiamo scelto di usare come riferimento un indice azionario globale, perché in un portafoglio long-only composto sia da equity sia da bond, il principale fattore di rischio, misurato dalla volatilità e dal maximum drawdown è rappresentato dalla parte azionaria”, spiega Jason Kephart, senior analyst di Morningstar. “Ha quindi senso considerare come una strategia alternativa diversifica rispetto a questo pericolo”.
“Inoltre, gli approcci che mirano a ridurre il rischio tassi all’interno dei portafogli obbligazionari nell’attuale contesto di politiche monetarie espansive, tendono ad assumere dei rischi simili a quelli dei mercati azionari”, conclude Kephart.
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