E’ stata una settimana da dimenticare, quella appena trascorsa, per i fondi azionari più esposti a Facebook. I ribassi, per i comparti attivi disponibili in Italia, vanno da -6,78% di UBS (Lux) EF Global Multi-tech (al 27 marzo 2018), al -5,5% di Echiquier World Equity growth e al -2,5% di MS INVF Global Opportunity Fund. Nello stesso periodo, il titolo ha perso circa il 10% in euro (dati al 27 marzo 2018).
Gli investitori hanno preso seriamente lo scandalo dei 50 milioni di profili “rubati” e utilizzati da Cambridge Analytica per fini politici e hanno punito la società di Zuckerberg in Borsa. Secondo Ali Mogharabi, analista azionario di Morningstar, gran parte degli scenari negativi sono già incorporati nei prezzi, ma la violazione della privacy degli utenti aumenta i rischi per chi detiene il titolo.
Alto livello di controversie
Nei giorni scorsi, Sustainalytics ha portato a 4 il livello di controversie di Facebook, che corrisponde a un grado alto (la scala va da 1 a 5). In precedenza, era 3. La decisione nasce dal ripetersi di violazioni dei diritti alla privacy degli utenti, di cui quello di Cambridge Analytica è l’ultimo episodio. Gli analisti sono preoccupati per il modo in cui il social network usa i dati personali e si interrogano sulla reale capacità di bilanciare l’impegno nella tutela dei profili con il modello commerciale, basato sulla raccolta pubblicitaria. Il ritardo con cui Facebook ha ammesso l’uso non autorizzato dei profili è un ulteriore aggravante.
Sustainalytics Controvery Rating di Facebook
In una nota del 26 marzo, gli analisti di Sustainalytics, sostengono che la società rimarrà sotto pressione a lungo ed è possibile che le ulteriori indagini portino a un inasprimento normativo. Se nel breve, è possibile che debba pagare multe salate sia in Europa sia negli Stati Uniti, nel lungo periodo potrebbe dover affrontare delle restrizioni nell’uso dei dati con conseguenze sul business.
Morningstar ha una partecipazione del 40% in Sustainalytics.
Leggi tutti gli articoli Morningstar sugli investimenti sostenibili.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.