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Le aziende più sostenibili sono nel nord Europa

ATLANTE DELLA SOSTENIBILITA’ MORNINGSTAR. I Paesi Bassi hanno le valutazioni più alte. L’Italia è appesantita dalle controversie. Gli Stati Uniti fanno peggio di Brasile e India.

Sara Silano 17/04/2018 | 10:46
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Se il verde è il colore della sostenibilità, i paesi nordici assomigliano a un’estesa prateria. L’ultimo Morningstar Sustainability Atlas, rivela che gli indici azionari della penisola scandinava, insieme a Olanda e Danimarca, hanno i più alti punteggi in materia ambientale, di responsabilità sociale e governance (ESG).

Dal 2016, lo studio viene realizzato due volte l’anno su 46 indici equity di Morningstar, che coprono il 97% della capitalizzazione globale sulla base delle valutazioni ESG dei titoli sottostanti fornite da Sustainalytics.

Mappa della sostenibilità di Morningstar

Italia appena sotto i top
In assoluto, i Paesi Bassi hanno il più alto punteggio di sostenibilità, grazie ad aziende come ASML Holding, ING, Philips e Ahold Delhaize. Ma gli altri indici nordici seguono a breve distanza. Nell’Europa continentale si mette in luce la Francia, mentre l’Italia, con 51,8 punti, è, comunque, nel secondo miglior quintile. Gli Stati Uniti continuano ad avere performance deboli e fanno peggio di nazioni come il Brasile, l’India e il Giappone.

Russia e Cina tra i peggiori
Tra gli indici delle aree emergenti esistono grandi differenze: la Colombia ha alti Sustainability score, grazie a titoli come Bancolombia, Ecopetrol e Grupo Sura; mentre nazioni come la Russia, la Cina e la Corea del sud restano i peggiori.

Il peso delle controversie
Il posizionamento complessivo di molti paesi è fortemente penalizzato dalle controversie. Ad esempio, il Regno Unito ha un buon punteggio relativamente all’attenzione delle aziende ai fattori ESG, ma inciampa nei cosiddetti “incidenti” che provocano danni all’ambiente e alle comunità locali o in questioni legate a un cattivo governo societario. Il suo controversy score, insieme a quello svizzero, è tra i peggiori nel mondo.

Tra i titoli quotati a Londra, con il “bollino rosso” ci sono HSBC, Royal Dutch Shell e GlaxoSmithKline. Alla Borsa di Zurigo, i più critici sono Novartis e UBS. Anche l’Italia è nel peggior quintile: pesa in particolare il giudizio su Monte dei Paschi di Siena (livello massimo di severità) e su Leonardo, Eni e Saipem (livello “alto”). Wall Street è un’altra piazza occidentale particolarmente penalizzata dalle controversie, in particolare a causa di Johnson&Johnson, Wells Fargo e Apple.

Dove pesa di più il carbone
In questa edizione del Sustainability Atlas, Morningstar ha introdotto una nuova mappa, utilizzando gli indicatori di Product involvement, con particolare riferimento all’industria del carbone termico utilizzato nella produzione di energia, che, essendo una delle principali fonti di inquinamento, è sempre meno presente nei portafogli dei fondi. Gli indici azionari che hanno la più alta esposizione sono quelli di Repubblica Ceca, Cile e Portogallo.

Mappa del Thermal Coal

Fonte: Morningstar Direct. Dati al 28 febbraio 2018.

Morningstar ha una partecipazione del 40% in Sustainalytics. 

Scarica il report completo del Morningstar Sustainability Atlas.

Leggi tutti gli articoli Morningstar sugli investimenti sostenibili. 

Per maggiori informazioni sugli investimenti sostenibili e il Morningstar Sustainability Rating, visita il mini-sito dedicato.

L'analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari, Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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