Baidu, Alibaba e Tencent puntano sull’intelligenza artificiale (IA) per garantirsi un futuro ad alti tassi di crescita. Le tre società cinesi sfruttano il forte posizionamento nei loro mercati per investire ingenti capitali nello sviluppo del nuovo business, mentre le quotazioni convenienti dei loro titoli da la possibilità agli investitori di posizionarsi sul settore dell’IA a prezzi vantaggiosi.
L'IA comincia a far salire i ricavi di Baidu
Baidu (BIDU) è il più grande motore di ricerca in Cina grazie a una quota di mercato del 70% del traffico Internet su dispositivi mobile. L’azienda ha una base di utenti enorme, questo garantisce alle società che acquistano pubblicità sul suo sito di raggiungere i potenziali clienti attraverso molteplici canali e crea dunque una forte barriera all’ingresso di nuovi competitor. La sua posizione di vantaggio all’interno dell’industria del marketing online le permette quindi di generare elevati flussi di cassa che il management sta investendo per buona parte nella tecnologia dell’intelligenza artificiale.
“Baidu è stata una delle prime a puntare sull’IA e ora il suo business si sta progressivamente spostando dal segmento mobile di Internet a quello dell’intelligenza artificiale. Il gruppo sta investendo ingenti somme di denaro per lo sviluppo di attività come il cloud computing e applicazioni per il riconoscimento vocale e dell'immagine, e per la guida autonoma dei veicoli (chiamata Apollo)”, dice Chelsey Tam analista azionaria di Morningstar.
"Un contributo importante al progresso dei ricavi registrato nel primo trimestre è arrivato proprio da questo segmento che crediamo possa rappresentare uno dei principali driver della crescita futura del gruppo. Ci aspettiamo che nei prossimi cinque anni il fatturato salga a un ritmo del 22%, mentre i margini di profitto rimarranno stazionari a causa della forte spesa per la creazione di nuovi contenuti e per l’acquisizione di nuovi talenti nel campo dell’intelligenza artificiale”. Attualmente il titolo è scambiato attorno ai 268 dollari (per l’ADR scambiata sul Nyse), a un tasso di sconto di oltre il 15% rispetto al fair value di 322 dollari (report aggiornato al 27 aprile 2018).
Alibaba investe in ricerca
Alibaba (BABA) è proprietaria delle tre maggiori piattaforme per acquisti online in Cina (Taobao, Tmall e Juhuasuan) che le permettono di realizzare un volume di vendite superiore a quello di Amazon e eBay messe insieme. Il segmento dell’e-commerce rappresenta il 76% del suo giro d’affari complessivo, mentre la parte restante si divide in quelli dei media digitali, del cloud computing e dei mercati internazionali.
"Nel corso degli ultimi anni Alibaba ha avviato un processo di transizione da pura azienda di e-commerce a una con un modello di business più diversificato, in quanto l’ampio volume di dati raccolti attraverso il segmento del commercio online le permette di spostarsi con successo anche in altri segmenti di mercato come quello del cloud computing, e dei media online", dice R.J. Hottovy di Morningstar.
“Crediamo che AliCloud (il cloud di Alibaba) diventerà un’importante fonte di liquidità per il gruppo, dopo quella dell’e-commerce, permettendo al management di investire in nuovi business come quello dell’intelligenza artificiale. L’azienda cinese ha infatti speso ingenti capitali nell’acquisto e nel sostegno finanziario di star-up nel settore dell’IA. Inoltre, ha recentemente inaugurato un istituto di ricerca a Singapore per sviluppare applicazioni di IA in una serie di settori tra cui quello dell`assistenza sanitaria, dell`edilizia e del trasporto urbano”.
Le previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del fatturato del 31%, ma al momento il titolo è scontato di circa il 10% rispetto al fair value di 210 dollari (riferito all’ADR scambiata sul Nyse, report aggiornato al 4 maggio 2018).
Tencent punta a monetizzare l'advertising
Tencent deve la sua posizione di vantaggio all’interno del settore high-tech al successo delle sue piattaforme Weixin / Wechat e QQ. La prima, un’app per dispositivi mobile lanciata nel gennaio 2011, ha accumulato 963 milioni di utenti (attivi mensilmente) in Cina, mentre QQ, il primo software di messaggistica istantanea del Paese, ha raggiunto quota 850 milioni di user. La vasta base di utenti ha infatti creato un effetto di rete che le ha permesso di entrare in altri segmenti di business come quelli dei videogame, dello streaming di eventi sportivi e musica e della pubblicità.
“Il gruppo cinese punta forte sul business dell’intelligenza artificiale. Ha investito nell’apertura di laboratori dedicati e grazie all’utilizzo di tale tecnologia cerca una maggior monetizzazione dell’advertising su Internet. Le nostre previsioni indicano una crescita media del fatturato del 29% nei prossimi 10 anni e stimiamo un fair value del titolo di 82 dollari (relativo all’ADR quotata sul Nyse)”, dice Preston Caldwell analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 25 aprile 2018).
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