L’ingrediente segreto per il rendimento di lungo periodo è la crescita. Gli analisti di Morningstar Investment Management hanno creato un portafoglio (chiamato Hare, cioè lepre) il cui obiettivo di investimento è quello di sovraperformare il mercato americano durante un intero ciclo economico seguendo una strategia che premia le aziende con una forte posizione di vantaggio competitivo (Economic moat), che promettono di avere una crescita degli utili per azione superiore alla media e che sono scambiate a prezzi vantaggiosi.
Le caratteristiche del portafoglio "lepre"
La strategia Hare è riuscita a sovraperformare il benchmark dell’S&P 500 di circa 300 punti base (pb) da inizio anno e dal 2008, grazie a un approccio bottom up che punta alla selezione di titoli con Moat (92% del portafoglio) e che hanno un forte potenziale di crescita nel lungo periodo (68% del portafoglio investito in azioni growth).
Figura 1: Hare vs S&P 500
A causa dei criteri di selezione dei titoli la sua asset allocation diverge in maniera sostanziale dal benchmark: il portafoglio Hare sovrappesa in maniera decisa i comparti beni di consumo ciclici, salute e finanza, mentre non ha alcuna esposizione a quelli industria, consumer defensive, telecom, utility e materie prime. E questo spiega anche perché la strategia “lepre” perda il confronto nel breve periodo (-20 pb a fine settembre 2018), in cui gli umori altalenanti del mercato condizionano l’andamento delle Borse.
Figura 2: Breakdown del portafoglio
Al 30 settembre, oltre il 60% del portafoglio è investito in titoli scambiati a prezzi inferiori rispetto al fair value. I più scontati, tra quelli con un Economic moat ampio sono Tencent, Endbridge e Starbucks.
Gli assi nella manica del portafoglio Hare
Tencent pesa per il 5% in portafoglio ed è scambiata a un tasso di sconto del 53% rispetto al fair value di 76 dollari (report aggiornato al 16 agosto 2018). Il gruppo cinese deve la sua posizione di vantaggio all’interno del settore high-tech al successo delle sue piattaforme Weixin / Wechat e QQ. La prima, un’app per dispositivi mobile lanciata nel gennaio 2011, ha accumulato 963 milioni di utenti (attivi mensilmente) in Cina, mentre QQ, il primo software di messaggistica istantanea del Paese, ha raggiunto quota 850 milioni di user. La vasta base di utenti ha il merito di aver creato un effetto di rete che le ha permesso di entrare in altri segmenti di business come quelli dei videogame, dello streaming di eventi sportivi e musica e della pubblicità. Diversamente da altri social network, come Facebook ad esempio, quelli del gruppo cinese mostrano un tasso di fedeltà e di utilizzo più alti, anche per merito della più ampia gamma di contenuti offerti, e questo dovrebbe contribuire a rafforzare la sua posizione di vantaggio e dunque a trainare la crescita futura.
Enbridge pesa per il 5% in portafoglio ed è scambiata a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,66 (report aggiornato al 21 settembre 2018). Il gruppo è proprietario di una delle più grandi pipeline del Nord America e questa è una delle ragioni che spiegano la sua elevata redditività. Il segmento midstream è il più profittevole tra quelli del settore energetico. Esso, infatti, è soggetto alla regolamentazione delle autorità che decidono l’ammontare delle commissioni a favore della società e la fattibilità della costruzioni di nuovi gasdotti e oleodotti, limitando quindi l’ingresso di nuovi competitor. Il principale fattore di crescita dell’azienda sarà la sua forte esposizione alla domanda di petrolio da sabbie bituminose, mentre la diversificazione a livello geografico le permetterà di mantenere margini di profitto elevati anche in fasi di mercato caratterizzate da bassi prezzi della materia prima.
Starbucks pesa per il 2% ed è scontato del 10% rispetto al fair value di 64 dollari (report aggiornato al 10 ottobre 2018). L’azienda è la prima catena di caffè grazie a un fatturato di circa 31 miliardi di dollari ed è riuscita a costruirsi un Economic moat all’interno del settore grazie al valore del suo brand, che gli permette di applicare mark-up generosi ai propri prodotti, e agli elevati volumi di produzione. L’azienda, inoltre, sta investendo in nuove iniziative, come programmi di fedeltà e l’adozione di tecnologie per facilitare le operazioni di ordinazione e pagamento che promettono di aumentare ulteriormente la redditività del capitale.
Gli analisti si aspettano una crescita media dell’8% nei prossimi dieci anni, grazie all’effetto congiunto dell’espansione della catena di punti vendita a livello globale, all’innovazione del portafoglio prodotti e al rinnovamento dei caffè esistenti.
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