Negli anni successivi alla crisi finanziaria, gli investitori si sono spostati verso i segmenti a più alto rendimento (e quindi rischio) del mercato obbligazionario, ossia il debito societario, emergente e high yield, perché i bassi tassi di interesse dei titoli governativi non remuneravano più adeguatamente il capitale. Nel 2018, il reddito fisso è stato l’asset class più impopolare a livello globale. Morningstar stima flussi netti per 153 miliardi di dollari, il peggior risultato dal 2013.
Le turbolenze dei mercati hanno creato qualche ansia agli investitori, i quali si sono domandati se non fosse il caso di rivedere la composizione del portafoglio. “Lo spostamento verso fondi a più alto yield ha beneficiato alcuni nel breve termine, ma quando lo scenario macroeconomico evolve e le politiche monetarie accomodanti si avviano alla conclusione, è necessario chiedersi se questo approccio sia adatto al lungo termine”, spiega Kunal Mehta, Senior Investment Product Specialist, di Vanguard Europe. “Una questione chiave nel considerare la propria esposizione al reddito fisso è se essa fornisce un’adeguata protezione dalla volatilità delle Borse”.
Il fiume di liquidità immesso sul mercato dalle banche centrali ha favorito la compressione degli spread, ossia dei differenziali tra obbligazioni più pericolose e governativi considerati risk-free (ad esempio il Bund tedesco). Probabilmente, ha fatto anche perdere di vista le caratteristiche di rischiosità di questi strumenti, che ora potrebbero riemergere in seguito alle politiche di normalizzazione monetaria.
Il fatto che gli investitori a livello globale abbiano aumentato la quota in fondi monetari che, con una crescita organica del 7,8%, hanno archiviato il 2018 come migliore anno dell’ultimo decennio, fa pensare alla volontà di rivedere l’asset allocation, soprattutto nella componente di reddito fisso, che è stata la più penalizzata l’anno scorso. Come ricorda Metha, in un portafoglio diversificato, le obbligazioni servono per “diversificare e assorbire gli shock, fornire liquidità, dare un reddito stabile e, se si scelgono quelle a più alto rischio, un rendimento superiore ai più sicuri titoli governativi”.
Morningstar dedica l’intera settimana ad analizzare i trend sul mercato obbligazionario, le prospettive congiunturali e finanziarie, i rischi e gli strumenti a disposizione degli investitori.
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