Azioni, sì con gli Etf

A differenza dei fondi comuni tradizionali, la raccolta è stata positiva. Gli investitori però preferiscono stare liquidi.

Sara Silano 02/07/2012 | 14:03
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Per gli investitori europei in Etf, fuga dal rischio significa uscire da materie prime e strumenti alternativi. Secondo le statistche di Morningstar, a maggio, 960 milioni di euro hanno lasciato queste due tipologie di replicanti. Per quanto riguarda le commodity, in particolare, gli ultimi mesi sono stati pesanti, con ribassi dei prezzi legati all’incertezza economica, che hanno alimentato le vendite. Hanno fatto eccezione gli Etc (Exchange traded commodity) fisici sull’oro (quelli con sottostante i lingotti e non un contratto derivato).

I deflussi, invece, non hanno interessato gli Exchange traded fund azionari, a differenza di quanto accaduto nei fondi comuni tradizionali (leggi qui).

Gran parte del risultato, però, è da attribuire a ragioni fiscali. Come spiega Ali Masarwah del team di ricerca europeo di Morningstar, 3 miliardi sono affluiti nell’iShares Dax, il più grande Etf azionario del Vecchio continente, che aveva avuto forti fuoriuscite in occasione dello stacco dei dividendi. Nel complesso, i replicanti specializzati sull’equity hanno raccolto 856 milioni netti. E’ chiaro quindi che non sono stati esenti dai riscatti.

Ma l'Europa soffre anche qui
La categoria più colpita è stata quella degli azionari che investono nelle Borse europee (-413 milioni a maggio, un po’ meglio dei -798 milioni di aprile). Dall’inizio dell’anno, i deflussi dall’Eurozona sono stati di circa 2 miliardi. Come per i fondi tradizionali, l’avversione al rischio ha penalizzato i mercati emergenti, con 255 milioni di riscatti.

I parallelismi con i mutual fund non finiscono qui. Gli Etf monetari, come i fondi di liquidità, hanno raccolto circa 300 milioni. A differenza dei secondi, che investono in titoli obbligazionari di qualità e con scadenze brevi, i replicanti possono avere diversi sottostanti, dall’indice Eonia, che rappresenta la media ponderata dei tassi overnight (quelli a cui gli istituti di credito si prestano soldi per la durata massima di 24 ore), ai Bund tedeschi o altri titoli di Stato dell’Eurozona. Maggio ha segnato un’inversione di tendenza rispetto alla prima parte dell’anno, in cui questi Etf erano stati tra i più colpiti dai deflussi.

La raccolta è stata positiva per il reddito fisso, +1 miliardo. La preferenza degli investitori è andata agli Etf specializzati sui titoli governativi in euro e sterline. Anche per i bond, ha prevalso l’atteggiamento cauto, che ha indotto a stare alla larga dai titoli a più alto rischio.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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