Lo scopo principale di Morningstar è quello di fornire agli investitori le conoscenze e gli strumenti per aiutarli a centrare i propri obiettivi finanziari. A tal fine, Christine Benz, direttore della sezione di finanza personale di Morningstar, ha delineato alcune semplici regole che possono aiutare nel pianificare e nel raggiungere i propri traguardi.
Quantificare la propria disponibilità
“La maggior parte degli investitori procede direttamente alla selezione dei titoli”, spiega Christine Benz in un video pubblicando recentemente da Morningstar UK (per guardare il video, clicca qui). “In questo modo, cominciano a comprare titoli o fondi senza aver fatto un passo indietro per chiedersi quanto hanno bisogno di risparmiare, quanto possono mettere da parte al mese o all’anno e per quanto tempo. Quantificare il tasso effettivo di risparmio è un primo passo importante per tutti gli investitori”.
Insomma sulla base di quanto si guadagna e di quanto si ha bisogno per le proprie spese, si dovrebbe avere più o meno un’idea della somma disponibile (mensilmente o annualmente) all’investimento. In questo, ad esempio, un consulente finanziario potrebbe essere un grande aiuto. Se non si sta risparmiando abbastanza, un consulente è in grado di mostrare esattamente quanto è necessario mettere da parte per raggiungere gli obiettivi finanziari finali.
Stabilire un orizzonte temporale
Inoltre, è fondamentale capire quando si avrà bisogno dei propri risparmi. In generale, si investe oggi per avere qualcosa in più domani. Ma cosa vuol dire “domani”? Per alcuni vuol dire tre anni, per altri venti. “Minore è l’orizzonte temporale, minore sarà il grado di rischio sopportabile”, afferma Benz. “Senza entrare troppo in profondità nell’argomento, un buon punto di partenza è sottrarre a 100 la propria età. Il risultato sarà più o meno la percentuale di portafoglio da dedicare agli investimenti azionari. Ma questa è una regola generale, in realtà sono le esigenze personali di ogni individuo che determinano l’asset allocation. Ecco un altro campo in cui l’aiuto di un consulente potrebbe rivelarsi molto utile”.
Ad esempio, se una persona in là con gli anni può contare su entrate finanziarie sicure, come l’affitto di una casa, una rendita, oppure semplicemente sul prolungamento della vita lavorativa, può anche permettersi degli investimenti più rischiosi. Un concetto, questo, che riprende quello di capitale umano (per approfondire, clicca qui).
Fare un check-up periodico
È importante partire sulla strada giusta, ma lo è altrettanto assicurarsi di continuare su quella strada. “Vale la pena di fare controlli periodici sul proprio portafoglio, per assicurarsi che l’asset allocation e il livello di rischio siano sempre quelli desiderati. La cadenza dev’essere almeno annuale o semestrale”, commenta Benz. Morningstar ha uno strumento studiato apposta per questo, l’X-Ray.
Il ribilanciamento del portafoglio può essere costoso. Per questo, è consigliabile effettuare cambiamenti solo quanto l’asset allocation dista di almeno 5-10 punti percentuali da quella desiderata, specialmente in periodi volatili come quello attuale.
Il portafoglio non va in pensione
Spesso, gli investitori pensano che andando in pensione non hanno più bisogno di investire i propri risparmi. In realtà, un neo pensionato ha un’espettativa di vita di 20-30 anni. “Anche i pensionati hanno bisogno di investire”, prosegue il direttore della sezione finanza personale di Morningstar. “Innanzittutto, perchè su vent’anni si possono raggiungere notevoli guadagni e poi perchè il minimo che si possa fare è proteggere i propri risparmi dall’inflazione. E per fare questo, una parte azionaria è necessaria, specialmente in un momento di tassi bassi come questo”.
Occhio ai costi
Sul lungo periodo, una variabile importantissima da tenere sotto controllo sono i costi. “Bisogna essere consapevoli del forte impatto dei costi sui rendimenti finali. I costi di transazione possono essere fortemente erosivi, perciò occorre cercare di limitarli per quanto possibile; se si investe in fondi comuni, è importante tenere in cosiderazione le commissioni totali nel processo di scelta, senza dimenticare i costi fiscali; non tutti gli strumenti finanziari sono tassati allo stesso modo”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.