E´ un coefficiente di rettifica introdotto dal legislatore nel gennaio 2001, ma soppresso dopo sei mesi dalla sua entrata in vigore, per equiparare fiscalmente fondi di diritto italiano e i lussemburghesi storici con i fondi esteri.
Per i primi infatti la fiscalità prevede un´imposta del 12,5% applicata sulle plusvalenze maturate e non effettivamente godute, mentre per i fondi esteri l´imposta scatta solo nel momento in cui il sottoscrittore riscuote la plusvalenza o il provento, con un conseguente guadagno in termini di interessi sul pagamento delle imposte.
Con l´equalizzatore, le plusvalenze realizzate dai fondi esteri venivano accresciute moltiplicando il loro importo per l´equalizzatore e il valore così ottenuto tassato al 12,5%.