Valore convenzionale che serve a dare continuità all’indice. La base di un indice rappresenta un valore, fissato spesso convenzionalmente a 100, a 1.000 o a 10.000 (ma non necessariamente), utilizzato per consentire la visualizzazione in forma immediata di un indice dei prezzi, che in quanto tale esprime un rapporto (ce oscilla attorno all'unità) tra serie di prezzi variamente ponderate. Alla scelta del valore della base di un indice si associa anche una data di partenza che rappresenta il primo giorno dal quale l'indice si considera calcolato. La scelta di questi due input è importante in quanto soltanto indici con stessa data di partenza e stessa base sono direttamente confrontabili, senza ricorrere a coefficienti di raccordo.