Secondo il team di stock analyst di Morningstar, la volatilità sarà presente anche nel 2013, con l’Europa che cercherà di risolvere i problemi del debito, mentre la Cina e gli Usa verranno esaminate per la loro crescita. In questo contesto riteniamo che lo stock-picking sia fondamentale per gli investitori.
Fiscal cliff, un’opportunità
Gli analisti azionari di Morningstar continuano a pensare che il mercato Usa sia per lo più correttamente valutato, con l’equity al 92% del proprio fair value (in base alla capitalizzazione media di mercato) a fine dicembre 2012. È un dato non molto diverso da quello che avevamo alla fine del terzo trimestre, quando il mercato veniva scambiato con uno sconto del 9% rispetto al fair value.
Nonostante l’inclinazione dei media a presentare il fiscal cliffcome una grande crisi, non crediamo che questo elemento sarà decisivo (per approfondire, clicca qui). Deve essere risolto in un modo o in un altro, con un accordo definitivo, oppure gli Stati Uniti saranno costretti a forti misure di austerità. Il secondo scenario può portare a una recessione che, siamo convinti, alla fine si tradurrà in opportunità di acquisto piuttosto che in un prolungato declino del mercato azionario.
Economia Usa, segnali di ottimismo
Vi è un consenso generale sul fatto che il buon andamento del mercato statunitense verrà da un’espansione dei multipli, dato che i margini sono già elevati rispetto agli standard storici. Anche se siamo d’accordo che i margini sembrino piuttosto elevati e che le valutazioni di mercato non siano molto interessanti a questi livelli, prevediamo due risultati alternativi per il mercato Usa nel 2013. In primo luogo, la nostra analisi mostra che il mercato è in media ben valutato, quindi non c’è da aspettarsi molto da un ampliamento dei margini. Tuttavia, crediamo che ci sia un potenziale di crescita degli utili che potrebbe sorprendere positivamente. Ci sono molti segnali in questo senso: le cose stanno migliorando per l’economia degli Stati Uniti, e il rafforzamento dovrebbe continuare nel 2013, il che potrebbe significare una crescita dei profitti, anche in assenza di un miglioramento margini.
Detto questo, quando il mercato si avvicina al suo fair value e diventa sempre più difficile prevedere la sua direzione. La buona notizia, a nostro avviso, è che la selezione dei titoli è sempre più importante. Negli ultimi anni, sono stati pubblicati molti commenti su come i mercati siano correlati e su come la selezione dei titoli avesse perso vigore. Ciò che importava era la visione macro e il posizionamento del portafoglio. Tuttavia, nel 2012 abbiamo visto alcuni segnali che indicano che la selezione dei titoli, lo stock picking, sta cominciando a tornare di attualità e pensiamo che sarà un tema ricorrente in tutto il 2013. Ad esempio, lo S&P 500 è cresciuto l’anno passato del 15%. Un buon risultato, tutto sommato. I titoli che avevamo raccomandato nel 2011 o all’inizio del 2012, come Lowe o First American Financial hanno guadagnato il 40% e l’85%, rispettivamente.
Vecchio continente ben valutato
Le valutazioni delle imprese europee coperte dalla ricerca azionaria Morningstar non sono, in media, più attraenti delle società americane. Il mercato del Vecchio continente viene, secondo noi, scambiato al 93% del suo fair value. Questo può avere più a che fare con la copertura del nostro universo in Europa, che con la situazione generale del mercato. Infatti, la maggior parte delle quasi 250 imprese europee che analizziamo sono le più grandi in termini di capitalizzazione. Di solito hanno più vantaggi competitivi e una qualità superiore rispetto al resto del mercato. Detto ciò, queste aziende hanno avuto un rally negli ultimi tre mesi dell’anno (a fine settembre venivano con uno sconto del 13%).
Energetici e tecnologici da tenere d’occhio
Dove vediamo le prossime opportunità del mercato? Le nostre prime scelte, come sempre, provengono da quelle aziende che hanno un vantaggio competitivo, perché crediamo che queste società potranno ottenere benefici su periodi di tempo più lunghi rispetto ai loro concorrenti. Abbiamo circa 30 aziende con un rating azionario pari a cinque stelle nel nostro database, tutte con un vantaggio competitivo. Tra esse troviamo diverse aziende europee del comparto energetico (è uno dei settori più sottovalutati, quotato all’86% del proprio fair value). Tuttavia, ci sono anche alcune grandi aziende globali in questo elenco, come Apple e Rio Tinto.
Riteniamo particolarmente sottovalutato anche il settore tecnologico, dato che viene trattato anche lui all’86% del fair value. Diversi titoli large-cap tecnologici hanno visto il valore delle loro azioni diminuire in modo significativo negli ultimi trimestri, da Apple a Hewlett-Packard. L’elenco dei titoli tecnologici che sono scesi oltre il 10% nell’ultimo trimestre 2012 comprende anche nomi come Microsoft, EMC e Intel. Alcuni di questi titoli hanno sofferto per la debolezza della domanda globale, mentre altri hanno dovuto affrontare problemi specifici. In ogni caso, pensiamo che queste sfide saranno risolte e vediamo delle opportunità nel settore.
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