MIM: più rischio in portafoglio

La società indipendente del gruppo Morningstar ha rivisto l’asset allocation in favore delle azioni.

Autore esterno 29/01/2013 | 00:36
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Pollice alzato per gli asset rischiosi, dopo un altro trimestre di crescita per le Borse mondiali, con l’eccezione di Wall Street. È quanto emerge dalla revisione dei portafogli di Morningstar Investment Management, costruiti su tre diversi profili di rischio e rendimento, in modo da offrire agli investitori un’adeguata diversificazione e sfruttare i trend di mercato.

Meglio fuori da Wall Street
Gli investitori nell’ultimo trimestre hanno seguito con molta attenzione l’evoluzione del dibattito americano tra democratici e repubblicani per evitare il fiscal cliff(insieme di tagli alla spesa e aumenti delle tasse che il governo degli Stati Uniti avrebbe dovuto attuare se il Congresso non avesse optato per un’altra soluzione entro la fine dell’anno). Un’intesa, alla fine, è stata trovata e il mercato si è ripreso, ma non abbastanza per tornare in nero: l’indice S&P 500 ha così chiuso il trimestre in rosso dello 0,38% (in dollari americani). Gli altri mercati globali sono andati meglio, ma l’apprezzamento dell’euro sulle principali valute internazionali ha penalizzato gli investitori con esposizione valutaria diversificata. La Borsa italiana e quelle dell’Ue hanno generato una performance di oltre il 6%, mentre i guadagni di alcuni mercati non euro sono stati in parte spazzati via dai movimenti della divisa comunitaria. Per esempio, il mercato giapponese è cresciuto del 17,65% in valuta locale, ma solo il 3,22% in euro, dal momento che lo yen si è deprezzato di oltre il 14% durante l’intero trimestre.

Bene la periferia
Anche il mercato obbligazionario europeo è andato bene, con gli indici dei titoli di stato e corporate che hanno reso oltre il 3%. Il rendimento di quelli governativi è stato determinato soprattutto dai paesi periferici, in primis l’Italia, la Spagna e il Portogallo. Questo non deve sorprendere, in quanto sin dall’inizio della crisi del debito europeo, questi titoli si sono comportati più come corporate o high yield che non governativi tipici, con conseguente maggior correlazione con il mercato azionario. Allo stesso tempo, il mercato dei bond americano è rimasto piatto in valuta locale, ma è sceso di oltre il 2% in euro, come misurato dall’indice Barclays US Aggregate Bond.

La performance è aggressiva
I due portafogli più aggressivi (equilibrato e dinamico) hanno battuto il rispettivo paniere di riferimento nell’ultimo trimestre, mentre quello moderato è rimasto indietro. Il generale sovrappeso azionario, in particolare sui Reit (fondi immobiliari quotati), ha rafforzato la performance rispetto al benchmark. La componente fixed income dei benchmark, essendo per il 100% titoli di stato italiani, ha sovraperformato la maggior parte delle posizioni diversificate del portafoglio e spiega la sottoperformance del profilo moderato. 

Ogni trimestre gli analisti di Morningstar Investment Management rivedono i portafogli, sovrappesando le asset class che mostrano trend postitivi e sottopesando quelle che presentano invece un momentum negativo.
Per il prossimo trimestre è stato aumentato il peso delle azioni, in particolare italiane, per lungo tempo in sottopeso. L’esposizione a Piazza affari è triplicata rispetto ai tre precedenti, ma rimane sotto i target di allocazione strategica. Le posizioni in azioni internazionali sono aumentate, mentre quelle in Reit europei si sono ridotte. Sul fronte obbligazionario, tutte le principali asset class hanno visto una riduzione, in particolare i bond agganciati all’inflazione.


Portafogli sotto la lente

STATISTICHE IPOTETICHE                  moderato    equilibrato    dinamico

Rend. % ultimo trimestre                      0.42%         1.19%         1.57%

Rend. % ultimo anno                           8.84%        11.58%       13.27%

Rend. % medio annuo 10 anni               4.97%         5.94%         6.44%

Volatilità % annua 10 anni                    3.49%         6.61%         9.53%

Perdita max annua                            -1.40%        -10.80%      -18.36%

Rendimento max annuo                      12.00%         21.27%        28.38%

                                              

STATISTICHE BENCHMARK                 moderato    equilibrato    dinamico

Rend. % ultimo trimester                      1.39%        1.13%         0.93%

Rend. % ultimo anno                          10.18%       11.60%        12.73%

Rend. % medio annuo 10 anni               4.24%        5.02%         5.53%

Volatilità % annua 10 anni                    2.95%        6.47%         9.72%

Perdita max annua                             -1.42%      -13.57%       -22.58%

Rendimento max annuo                       10.84%       21.91%        31.82%


Fonte: Morningstar Investment Management

Note: i rendimenti sono total return ed espressi in euro; la variabilità dei rendimenti del portafoglio è misurata dallo scarto quadratico medio dei rendimenti trimestrali, annualizzato. La perdita massima annua viene calcolata su tutti i rendimenti di quattro trimestri consecutivi. I rendimenti dei portafogli qui presentati sono basati su indici e pertanto senza considerare altri fattori quali tracking error, costi ed imposte. Non è possibile investire direttamente in un indice. La performance storica non è indicativa di rendimenti futuri.

DEFINIZIONE INDICI

1. Benchmark

a. Moderato: 15% MSCI All Country World GR Euro, 85% Barclays Capital Italy 1-3 Year TR Euro

b. Equilibrato: 40% MSCI All Country World GR Euro, 60% Barclays Capital Italy 1-3 Year TR Euro

c. Dinamico: 60% MSCI All Country World GR Euro, 40% Barclays Capital Italy 1-3 Year TR Euro

2. Portafogli

a. Azionario Italia: MSCI Italy NR Local Currency

b. Azionario Internazionale: MSCI All Country World GR Euro

c. REITs Europa: FTSE EPRA/NAREIT Developed Europe TR Euro

d. Inflation Linked Bond: Barclays Capital Euro Inflation Linked EuroZone All TR Euro

e. Obbligazionario: Citi EuroBIG TR Euro

f.  Liquidità: EONIA TR Euro

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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