L’Etf continua a correre

Dopo un 2012 eccezionale, il primo mese dell’anno segna uno dei risultati migliori di sempre nella raccolta netta con oltre 40 miliardi di dollari. Boom dell’azionario.

Valerio Baselli 11/02/2013 | 10:10
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Non si ferma la corsa dei replicanti. Il mese di gennaio si è infatti chiuso con il terzo miglior risultato di sempre per la raccolta netta, pari a 40,2 miliardi di dollari. Prosegue così il trend dell’anno passato, che si è chiuso con flussi netti in entrata per 262,7 miliardi, record annuale. In crescita anche il patrimonio gestito, pari a 2.045 miliardi di dollari a fine mese (contro i 1.651 miliardi fine gennaio 2012). A dirlo è il consueto report ETF Landscape – Industry Highlights, redatto da BlackRock Investment Institute.

Ritorno al rischio
Se l’asset class del 2012 è stato il reddito fisso, il 2013 è cominciato con un cambio di rotta. Il 94% della raccolta è infatti dedicata a replicanti azionari. Tra gli investitori è tornato l’appetito per il rischio, non a caso, gli Etp dedicati all’equity dei mercati emergenti sono stati in cima alla lista delle preferenze, con 13,2 miliardi di dollari in entrata. Forte interesse anche per quelli che consentono l’esposizione ad un singolo paese, con una preferenza per Cina, Sud Corea e Messico. Gli investitori hanno dedicato oltre 15 miliardi di dollari all’azionario statunitense, nonostante gennaio sia stato il mese più caldo in relazione all’accordo sul fiscal cliff

Nel mese, invece, si sono registrati flussi moderati sui replicanti obbligazionari, con uno spostamento dai governativi a segmenti più redditizi, quali ad esempio gli Etp high yield che hanno attratto 800 milioni di dollari su 2 miliardi di raccolta totale per il reddito fisso.

“Nonostante il superamento del traguardo dei due miliardi di dollari di patrimonio in gestione a livello globale, l'industria degli Etp non mostra segni di rallentamento”, si legge nel report di BlackRock. “Con questa raccolta, gennaio 2013 è stato il migliore inizio d’anno mai registrato ( il precedente primato era di gennaio 2012 con flussi pari a  33,5 miliardi di dollari). Gli investitori sono stati incoraggiati da uno scenario di bassi tassi di interesse, di moderate preoccupazioni sull’Europa e da un miglioramento delle prospettive economiche in Cina, oltre ai più che accettabili risultati delle società americane”.

Secondo lo studio, i primi tre replicanti per flussi in entrata a livello globale nel mese sono: Vanguard Msci Emerging Markets, ChinaAMC CSI 300 Index ETF e PowerShares QQQ. I primi tre per deflussi da inizio anno, invece, sono: SPDR S&P 500, SPDR Gold e iShares Barclays 3-7 Year Treasury Bond. 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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