Finito il lavoro degli scrutatori, è iniziato quello degli operatori di mercato. Le elezioni italiane, di fatto, hanno bocciato le politiche di austerità varate dal Governo tecnico guidato da Mario Monti. Il sostanziale pareggio al Senato tra il centrosinistra ed il centrodestra e la forte presenza nei due rami del Parlamento del Movimento 5 stelle aumenta il rischio di ingovernabilità. La situazione è particolarmente complessa sia perché non si vede come si possa costruire una maggioranza di governo stabile e in grado di portare avanti le riforme chieste dall’Europa, sia perché i tempi per un’eventuale nuova tornata elettorale si sovrappongono all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Il problema non è solo l’Italia
Il problema non riguarda solo il Belpaese. “L’Italia, nell’ambito della crisi europea, si trova in una situazione difficile”, spiega Jeremy Glaser analista di Morningstar. “L’Italia è più grande e più importante a livello economico della Grecia e della Spagna, per citare due paesi che non se la passano bene. Se i problemi che abbiamo visto in quei paesi dovessero arrivare in Italia allora diventerebbe molto complicato tenere insieme l’euro”. La Penisola, peraltro non è l’unico paese dove ci possono essere dei problemi di origine politica. “Fra un po’ ci saranno le elezioni in Germania”, continua Glaser. “Ma più in generale dobbiamo chiederci se esiste la volontà politica di fare tutto quello che è necessario per uscire dalla crisi. Nel recente passato in Europa abbiamo visto l’affermazione di partiti che hanno promesso di uscire dall’Europa o che hanno intenzione di rivedere le condizioni imposte dall’Unione per fornire un aiuto”.
Tutti elementi che rendono i mercati molto nervosi. “Per arrivare a una soluzione l’Europa nel suo complesso deve rendersi conto che qualcuno dovrà rimetterci: i possessori di bond se qualcuno deciderà di non venire incontro alle sue obbligazioni o gli stati se vorranno rallentare la crescita per portare avanti le politiche di austerità. Per il momento nella regione si sta solo prendendo tempo. In una situazione del genere, la volatilità non può fare altro che aumentare”.
La correzione ci voleva
Tutto male, quindi? Non è detto. “Un movimento di consolidamento sui mercati azionari principali (in primis Wall Street) potrebbe anche essere salutare per ridare forza al trend di rialzo che sul breve termine dà l’impressione di essere un po’ in affanno”, spiega un report di Banca Intermobiliare. “Tanto più che dal lato macro ci troviamo in una fase intermedia e solo dai dati in uscita nei prossimi mesi si potranno avere delle indicazioni sulla effettiva ripresa dell’economia. Senza dimenticare la questione dei sequester (i tagli automatici alla spesa pubblica americana), su cui permane un’alea di incertezza, sia in relazione ai reali effetti sull’economia sia su eventuali interventi dell’ultima ora. Alla luce degli ultimi eventi sul breve termine può essere opportuna una certa prudenza in un’ottica tattica, anche perché la stagionalità che sta caratterizzando economia e mercati da alcuni anni non è favorevole”.
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