Titolo della settimana: GameStop

Le console di nuova generazione rischiano di danneggiare il modello di business del Gruppo americano. Il mercato non ha ancora valutato questo pericolo e la nostra raccomandazione è di ridurre la posizione sul titolo. 

Francesco Lavecchia 05/03/2013 | 16:57
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Titolo: GameStop
Isin: US36467W1099
Borse: Nyse
Settore: Beni di Consumo Ciclici
Prezzo obiettivo: 19 dollari
Rating Morningstar: 2 stelle

 

 

 

Commento:
GameStop è una macchina da soldi, ma il suo motore necessita di una revisione. Il modello di business della catena di negozi di videogame è molto semplice e redditizio. GameStop compra e vende videogiochi, nuovi e usati, ma il suo mercato di riferimento è quello dei game di seconda mano, dove è leader indiscusso.

L’usato rende doppio
I software in genere si caratterizzano per essere prodotti con una vita residua molto lunga e questo fa si che possano essere rivenduti al mercato dell’usato più e più volte. In questo modo GameStop moltiplica le sue commissioni e, a fronte del denaro incassato per le vendite, l’azienda non sopporta nessun esborso monetario, in quanto gli acquisto dei software usati vengono fatti a credito, ovvero con buoni spesa da consumare per l’acquisto di nuovi prodotti.

Chi entra in negozio come venditore, quindi, ci ritorna come acquirente, e questo alimenta anche gli altri canali di vendita come quello dei videogame nuovi o dei contenuti digitali, garantendo al Gruppo elevati flussi di cassa e margini di profitto enormi, in quanto nel caso di videogame usati GameStop non deve riconoscere al produttore del software nessun diritto.

Margini di profitto a rischio
Negli ultimi cinque anni il gruppo ha realizzato un rendimento del capitale (ROE) attorno al 15%, e un tasso di crescita media del fatturato in doppia cifra. Ironia della sorte, però, per un’azienda che con la tecnologia ha fatto la sua fortuna, la minaccia per GameStop arriva proprio dall’evoluzione delle console di giochi.

Secondo i rumors di mercato Microsoft e Sony starebbero pensando a nuovi dispositivi per mettere fuori gioco i software usati. Anche in questo settore, come per la musica, il futuro è nella digitalizzazione e questo rischia di penalizzare fortemente il business di GameStop. Il Gruppo americano sta intelligentemente utilizzando la liquidità a sua disposizione per finalizzare acquisizioni che vadano a colamare le sue lacune nel segmento digitale, come ad esempio Kongregate, Impulse e Spawn Labs, ma questo potrebbe non bastare.

Prezzo obiettivo a 19 dollari
Secondo i nostri analisti, infatti, GameStop potrebbe riuscire a mantenere il suo invidiabile livello di profittabilità per pochi anni ancora, anche in considerazione del fatto che le console di nuova generazione dovrebbero fare il loro debutto non prima del 2014. In base alle loro stime, infatti, il margine operativo calerà nei prossimi cinque anni dal 6% al 3,8%, mentre il fatturato dovrebbe subire una contrazione media dell’1,5%.

In base a queste considerazioni, la nostra stima del prezzo obiettivo è di 19 dollari per azione, che vale a GameStop un rating di due stelle. A nostro avviso, il mercato non ha ancora adeguatamente valutato i rischi del possibile deterioramento dei margini di profitto e tende a sopravvalutare il titolo.

Clicca qui per la Morningstar Research completa di questo titolo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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