L’industria europea dei fondi si surriscalda a gennaio. Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, i flussi nei comparti a lungo termine distribuiti nel Vecchio continente sono stati pari a 45,7 miliardi di euro, il livello più alto dal 2007. Il rally dei mercati e la diminuzione della volatilità hanno dato slancio agli azionari, la cui raccolta netta è stata di 15,9 miliardi (più del doppio rispetto a dicembre). Il risultato ha permesso loro di avvicinarsi agli obbligazionari (+18,5 miliardi), che sono stati i leader incontrastati nel 2012. Hanno fatto bene anche i bilanciati con +8,3 miliardi.
Emergenti al top
Gli investitori sembrano riporre le loro speranze sulla ripresa cinese, anche se la locomotiva asiatica viaggia a rilento. La categoria più amata, infatti, è stata quella degli azionari mercati emergenti (+4,4 miliardi), confermando un trend che dura ormai da un anno. Forti flussi sono stati registrati anche dai fondi specializzati in Asia-Pacifico e Cina. Tra gli obbligazionari continua la ricerca di rendimento. La categoria eterogenea “Altri”, che comprende flessibili, high yield e fondi-obiettivo, ha raccolto 3,5 miliardi di euro, seguita dal reddito fisso emergente in valuta locale (2,5 miliardi) e forte (2,1 miliardi). Tra i bilanciati, la preferenza è andata ai flessibili e ai prudenti, con la parte più consistente di flussi sulla classe in euro di M&G Optimal income, rating Silver attribuito dagli analisti di Morningstar.
Italiani in rosso
I dati sull’Italia sono sostanzialmente in linea con il resto d’Europa. I flussi netti nei fondi a lungo termine distribuiti nel Belpaese sono stati pari a 9,8 miliardi. Al primo posto si è collocato il reddito fisso (+6,9 miliardi), seguito dagli azionari (+2,6 miliardi) e dai bilanciati (+692 milioni). Per i soli fondi di diritto italiano, invece, il saldo di gennaio è negativo (-1,3 miliardi).
Fuori dal Regno Unito
Che gli investitori non amino le Borse tedesca e francese non è una novità, dal momento che negli ultimi dodici mesi i fondi specializzati hanno subito pesanti deflussi. A gennaio, si è aggiunta alla lista Londra, con riscatti netti per 1,4 miliardi di euro, sulla scia del cattivo andamento dell’economia. Sul fronte obbligazionario, segni meno si trovano davanti alle categorie dei corporate e diversificati in sterline ed euro.
Ritorno ai fondi Templeton
Per quanto riguarda i singoli fondi, quello che ha raccolto di più è stato Templeton global total return, ma è andato bene anche Templeton global bond, entrambi gestiti da Michael Hasenstab. Pimco si conferma la casa di investimento con la raccolta maggiore e quattro fondi nella top ten. Oltre ai comparti obbligazionari, il cui successo è consolidato, gli investitori hanno accordato il loro consenso anche a Pimco GIS Equities dividend fund, fondo azionario gestito secondo l’approccio macro-economico di Pimco.
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