Il programma di acquisto di obbligazioni della Federal Reserve è come a large and dull hammer, un martello grosso e stupido. A dirlo è Rick Rieder, responsabile obbligazionario di BlacRock, per cui gestisce 763 miliardi di dollari, in un’intervista rilasciata al Financial Times e ripresa dalle più importanti agenzie di stampa. Così, dopo il guru del reddito fisso Bill Gross (Pimco), che non ha mai nascosto la sua avversione alla politica espansiva della banca centrale americana, anche l’altro colosso finanziario statunitense lancia segnali (di critica) forti e chiari a Ben Bernanke.
La Federal Reserve, attualmente, acquista 85 miliardi di dollari tra titoli di Stao Usa (Treasury) e Mortgage backed securities (bond garantiti da un insieme di mutui ipotecari), ovvero due terzi delle emissioni nette totali. “La politica della Fed ha avuto un effetto distorsivo sulle decisioni di allocazione del capitale praticamente a tutti i livelli l'economia", ha commentato Rieder, il quale suggerisce alla banca centrale di dimezzare i propri acquisti mensili, in modo da sostituire i bond in scadenza e mantenere così il bilancio sui livelli attuali.
Secondo il manager l’economia Usa sta vivendo un buon momento, nonostante la disoccupazione rimanga al 7,6% e il mercato del lavoro abbia una serie di problemi strutturali che verranno superati solo col tempo. Inoltre, secondo gli analisti di BlackRock, il target del tasso di disoccupazione al 6,5%, fissato dall Fed come condizione per interrompere il Qe, non verrà raggiunto prima della fine del 2015. Inoltre, sostengono gli analisti, il tasso d’interesse decennale sui Treasury Usa è circa 100 punti base più basso di quello che dovrebbe essere e questo acutizza le perdite nei portafogli obbligazionari.
Nonostante il proseguimento della politica monetaria espasiva possa anche essere visto come una contropartita al problema del Fiscal cliff, il fatto che le due più importanti case d’investimento obbligazionario americane (Pimco e BlackRock, appunto), si siano apertamente schierate contro questa strategia potrebbe avere un suo peso specifico. Un’eventuale riduzione del programma di Qe potrebbe portare a un dollaro più forte e a una maggiore volatilità del mercato statunitense.
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