Sri, destino legato ai fondi pensione

Secondo una ricerca, l’azionariato attivo dei grandi investitori istituzionali con un’orizzonte di lungo periodo potrà spingere i gestori verso criteri sociali e ambientali.

Valerio Baselli 19/04/2013 | 10:12
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Il destino degli investimenti socialmente responsabili (Sri) dipende dai fondi pensione. A dirlo è un’indagine condotta da First State Investments, presentata pochi giorni fa a Parigi e contenuta all’interno del sesto rapporto annuale dedicato alla finanza sostenibile. I grandi soggetti istituzionali, infatti, apportano la quasi totalità degli asset di questo particolare mercato (per approfondire, clicca qui) e potrebbero perciò giocare un ruolo chiave nello sviluppo futuro.

Il potere degli azionisti
Secondo il 65% degli intervistati (circa 100 tra fondi pensione e investitori istituzionali europei) i gestori accelererebbero l’integrazione dei criteri Esg (Environmental, social and governance, considerazioni di ordine ambientale e sociale che integrano quelle di carattere finanziario) nelle loro valutazioni se venissero spinti dai grandi investitori istituzionali con un orizzonte di lungo periodo, in primis dai fondi previdenziali. Secondo il 44% dei partecipanti, inoltre, l’idea di eliminare le comunicazioni di performance trimestrali sostituendole con delle comunicazioni annuali, potrebbe aiutare a sviluppare il focus sull’investimento di lungo periodo. In più, il 17% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che una migliore comunicazione da parte delle società potrebbe aiutare nell’integrare i criteri Esg.

“I risultati di questa indagine confermano che l’atteggiamento degli shareholders, in questo caso dei grandi investitori, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei criteri ambientali, sociali e di governance da parte di chi gestisce denaro”, ha commentato Will Oulton, responsabile mondiale dell’investimento sostenibile di First State. “Il rapporto tra investitore e azienda sarà un’area molto importante per lo sviluppo del settore negli anni a venire”. In fin dei conti si tratta di una sorta di azionariato attivo; non a caso il 39% dei partecipanti alla ricerca ha indicato la distribuzione di dividendi di fedeltà e un maggior potere agli azionisti di lungo termine come misura principale per proseguire la crescita dell’investimento Sri.

Certo, a parole è tutto più facile. Uno dei problemi maggiori riguarda ad esempio l’applicazione in concreto dei principi socialmente responsabili. Per questo, il Forum per la finanza sostenibile e Mefop, hanno pubblicato l’anno scorso uno specifico un manuale.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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