Moody’s ha assegnato al nostro paese Baa2, Standard&Poor’s e Fitch le hanno dato un BBB+. Rating abbassati per la gravità del debito pubblico che portano con sé ragioni diverse.
Il Baa2 di Moody’s non è solo il risultato della debolezza dell’economia interna, ma anche del rischio di un peggioramento delle condizioni di accesso al credito se la crisi del debito europeo continuasse ad aggravarsi. BBB+ è invece il metro di giudizio delle altre due note agenzie di rating. Fitch ritiene che il downgrade dalla sua precedente A- sia dovuto alla gravità in senso lato della recessione italiana (disoccupazione molto alta, fiducia dei consumatori al limite), mentre Standard&Poor’s aggiunge la scarsa concorrenza sul piano dei servizi che scoraggia il pervenire di capitali esteri. Non ha dubbi però sulla capacità di solvibilità del Paese.
Dal giudizio al metodo
I rating espressi dalle agenzie vertono sulla capacità e disponibilità di uno stato sovrano a onorare il proprio debito nei confronti degli investitori privati, ossia coloro che comprano le obbligazioni governative. Non quindi agli impegni di debito nei confronti di amministrazioni locali, istituzioni sovranazionali o società private.
Questi sono i giudizi che leggiamo o sentiamo sui media ma con il nuovo numero di Investor, Morningstar ha deciso di guardare dietro le quinte e chiedere loro la metodologia impiegata per assegnare simili parametri. Aspetti quantitativi e qualitativi necessariamente si intrecciano e seppur con punti di partenza diversi, le somiglianze non mancano. Leggi quali parametri mettono in campo per giudicare uno stato sovrano, cliccando qui.
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