Adobe può cascare dalle nuvole

Per la società americana è iniziata l’era del cloud computing. La nuova strategia promette di far ripartire la crescita ma al momento il mercato riconosce al titolo un premio eccessivamente elevato.

Francesco Lavecchia 14/05/2013 | 15:43
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L’approdo alla tecnologia cloud fa volare Adobe System (ADBE). Forse troppo. Da maggio scorso, quando il management della società americana ha lanciato il Creative Cloud, rivoluzionando il suo modello di business, il titolo ha guadagnato circa il 35%, sovraperformando largamente il suo listino di appartenenza (Nasdaq).

Adobe, titolo buono ma troppo costoso
I nostri analisti giudicano molto positivamente la nuova strategia ma raccomandano agli investitori di non esporsi sul titolo, poiché troppo costoso rispetto alla loro stima del prezzo obiettivo pari a 34 dollari per azione. Adobe si è affermato come leader assoluto nella produzione di software per la creatività (come ad esempio Photoshop, inDesign e altri) grazie alla semplicità degli stessi e al loro uso diffuso da parte dei professionisti del mestiere. Il passaggio alla tecnologia cloud riuscirà a nostro avviso a rinvigorire la sua crescita.

I vantaggi della nuova strategia
Abbandonando il tradizionale modello della distribuzione di un prodotto fisico, come ad esempio i vecchi cd, Adobe potrà infatti usare maggiori risorse nello sviluppo della nuova piattaforma. La strategia, poi, riguarda anche la politica dei prezzi. D’ora in avanti i suoi clienti non pagheranno più una somma unica per garantirsi la licenze perpetue, ovvero il pacchetto di software e i suoi aggiornamenti, ma dovranno corrispondere un canone mensile. Questo, secondo noi, ha più di un vantaggio: avendo un prezzo di ingresso molto più basso, rende i suoi prodotti più accessibili, allargando la platea dei suoi clienti potenziali. Inoltre, in questo modo Adobe potrà rilasciare nuovi aggiornamenti con una maggior frequenza, e questo potrebbe ulteriormente cementare il legame con i propri clienti.

2013 critico, poi riparte la crescita
I nostri analisti, però, sono convinti che il 2013 sarà un anno difficile sia per il fatturato, che dovrebbe calare del 6% circa, che per gli utili, in caduta del 60%, in ragione del fatto che questo è il primo anno del passaggio alle licenze mensili. Gli effetti positivi del passaggio alla tecnologia cloud si materializzeranno a partire dal 2014. Da allora e per i successivi quattro anni, infatti, il gruppo statunitense vedrà crescere il suo giro d’affari in doppia cifra, e anche i suoi margini di profitto miglioreranno progressivamente per effetto della maggior peso dei prodotti a più alto valore aggiunto.

Per consultare il report completo su Adobe System clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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