I fondi obbligazionari candidati ai Morningstar Awards del 2013 testimoniano quali sono stati e tutt’ora sono gli effetti delle politiche monetarie espansive sul mercato dei capitali. Infatti, il minor costo del denaro e i modesti rendimenti dei principali titoli governativi “core” (Germania, Stati Uniti, Giappone) spingono gli investitori verso attività più rischiose. Questo movimento verso titoli a maggior rischio percepito viene alimentato anche dai progressi fatti a livello di Eurozona per la risoluzione della crisi del debito sovrano (dichiarazioni e interventi della Bce, politiche di consolidamento dei bilanci pubblici, ecc.)
Così, nel 2012, i gestori obbligazionari di successo sono stati quelli che hanno preferito le scadenze più lunghe e i titoli con un elevato rischio di credito percepito, tra cui le obbligazioni bancarie, le cui valutazioni sono andate migliorando nel corso dell’anno. D’altra parte, i fondi finalisti non sono strumenti che vanno bene solo in periodi di “risk-on”, ovvero quando l’esposizione al rischio è ben ripagata. Nella gran parte dei casi, si tratta di fondi a gestione attiva, che sfruttano competenze ed esperienza dei gestori per selezionare con successo emissioni obbligazionarie il cui rischio percepito è maggiore del rischio effettivo e per posizionarsi in modo più difensivo in periodi di stress acuto dei mercati finanziari; il periodo considerato ai fini dell’assegnazione degli Awards, infatti, tende a coincidere con un ciclo completo di mercato, ovvero cinque anni.
Queste caratteristiche ideali giustificano le commissioni pagate per investire in fondi a gestione attiva; d’altra parte, in alcuni casi, i costi sono comunque troppo elevati e rendono i fondi a gestione attiva poco competitivi, come emerge dalla selezione dei finalisti per la categoria dei Governativi Euro, dove anche quest’anno primeggiano gli Etf (che concorrono per i Morningstar Awards insieme ai fondi a gestione attiva)
Partendo da queste basi, ecco la lista dei finalisti (clicca per ingrandire):
I Morningstar Awards, che verranno assegnati mercoledì 22 maggio, hannol’obiettivo di premiare quei fondi che hanno registrato brillanti performance all’interno delle categorie di riferimento. La metodologia adottata tende a enfatizzare i risultati realizzati nell’ultimo anno, senza però trascurare quanto fatto su periodi più lunghi (tre e cinque anni). Allo stesso tempo, vengono premiati i rendimenti conseguiti sopportando un livello contenuto di rischio.
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