Il rally delle Borse continuerà. Ne sono convinti i gestori interpellati da Morningstar nell’ultimo sondaggio condotto tra le principali società di gestione e intermediazione che operano in Italia. Gli investitori cercano rendimenti tra i titoli più rischiosi, nonostante i dati macro continuino ad essere contrastanti.
Europa, Borse toro
Con l’80% dei gestori che prevede un rialzo nei prossimi sei mesi, le Borse europee sono quelle che raccolgono il maggior numero di consensi. Il sentiment è decisamente migliorato rispetto ad aprile, quando gli ottimisti erano il 68,8%. I fund manager sono convinti che il rally proseguirà grazie all’abbondante liquidità messa in circolo dalla politica espansiva della Banca centrale (Bce). Inoltre, la percezione di un minor rischio legato alla crisi del debito sovrano può dare una spinta ai titoli finanziari. La preferenza, però, va alle aziende con un giro di affari internazionale ed in particolare nei mercati emergenti.
Italia, schiarite politiche
Rispetto ad aprile, le previsioni per l’Italia sono nettamente migliorate, con il 60% dei gestori che prevede un aumento delle quotazioni (il mese scorso oltre il 31% era pessimista). Il miglioramento del sentiment è dovuto alla risoluzione del problema politico, con la nomina di un nuovo governo che sembra intenzionato a ridurre le misure di austerità varate per evitare il default dell’Italia. Vi è anche la convinzione che il gap rispetto alle Borse europee possa essere colmato grazie all’afflusso di liquidità dall’estero.
Usa, l’economia è ripartita
Negli Stati Uniti, la situazione congiunturale è in miglioramento e le dinamiche dei profitti sono favorevoli al proseguimento del rally di Wall Street. Tuttavia, i gestori sono convinti che le valutazioni abbiano raggiunto livelli elevati e quindi ci siano minori margini di crescita. A favore del mercato azionario, c’è la politica ultra-espansiva della Federal Reserve, mentre rimane irrisolto il nodo fiscale. In questo contesto, il 60% degli intervistati è ottimista a fronte di un 13% di pessimisti.
Yen debole, Tokyo va
La Borsa giapponese ringrazia lo yen. L’indebolimento della divisa nipponica favorisce le aziende orientate all’export. A questo si aggiunge la nuova politica espansiva della Banca centrale (BoJ) volta a far uscire definitivamente il paese dalla deflazione. Rispetto ad aprile, i gestori che prevedono un apprezzamento del listino sono saliti di dieci punti percentuali al 66,7%.
Asia, quadro stabile
Le previsioni per le Borse asiatiche non sono sostanzialmente cambiate nell’ultimo mese. Il 66,7% dei gestori prevede un aumento delle quotazioni nei prossimi sei mesi a fronte di un 6,6% di pessimisti. Restano positive le prospettive di crescita economica, in particolare per alcuni paesi come la Cina; tuttavia esistono alcune preoccupazioni legate all’inflazione.
Bond, fuori dai porti sicuri
I gestori considerano troppo bassi i rendimenti dei titoli di stato, cosiddetti risk free, come i Bund tedeschi, e preferiscono cercare altre opportunità nel reddito fisso, nella convinzione che la situazione non cambierà nel breve. In Italia, gli intervistati prevedono un’ulteriore diminuzione dello spread, che potrebbe portarsi intorno ai 200 punti base, per l’allentamento delle tensioni a livello europeo e il miglioramento del quadro politico interno. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, circa il 67% dei fund manager si attende una discesa dei prezzi dei Treasury, considerata la situazione macro e i tassi di interesse praticamente a zero.
Euro debole
I gestori confermano la previsione di un indebolimento della moneta unica rispetto al dollaro, rafforzando la posizione già espressa nel mese scorso. Il trend favorevole al biglietto verde è condiviso dal 60% degli intervistati, il 10% in più rispetto ad aprile.
Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra il 6 e il 13 maggio, 15 delle principali società di gestione e intermediazione operanti sul territorio. Si tratta Aletti Gestielle, Allianz Global Investors, Amundi Sgr, Bnp Paribas Am Sgr, Eurizon Capital Sgr, InvestBanca, Investitori Sgr, La Française Am, M&G, Nemesis Am, Pioneer IM, Sella Gestioni, Swiss&Global AM Sgr, Union Bancaire Privéee, VG asset management.
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