Ad aprile, gli Etf (Exchange traded product) sul Giappone scalano la classifica delle performance e si collocano al primo posto in Europa. Secondo le statistiche Morningstar, il rialzo è stato compreso tra il 12 e il 13% a seconda dell’indice sottostante. Le ragioni sono racchiuse nella cosiddetta “Abenomics”, termine con cui si intende la politica monetaria e fiscale aggressiva, inaugurata dal nuovo Primo ministro, Shinzo Abe. L’obiettivo è fare uscire il paese dalla pluridecennale stagnazione economica.
Yen giù
Come spiega Lee Davidson, analista sugli Etf di Morningstar, il problema principale per le aziende giapponesi è stato l’apprezzamento dello yen, dal momento che dipendono molto dalle esportazioni. Nell’ultimo decennio, l’incremento sul dollaro americano è stato del 2,35% annualizzato. La politica ultra-espansiva intrapresa dalla Bank of Japan sembra produrre i suoi primi risultati, dal momento che la divisa nipponica è scesa del 17,3% rispetto al biglietto verde negli ultimi sei mesi.
iShare il più scambiato
In Borsa italiana sono quotati 17 Etf specializzati sul mercato del Sol Levante, tra i quali il più scambiato (per contratti) ad aprile è stato iShares Msci Japan monthly euro hedged, che copre dal rischio di cambio. L’indice replicato comprende circa 320 società a larga capitalizzazione, appartenenti principalmente ai settori dell’industria, della finanza e dei consumi discrezionali. iShares riproduce l’intero paniere attraverso l’acquisto di titoli (replica fisica).
Nell’offerta italiana, l’indice Msci Japan è il più utilizzato, ma esistono altri emittenti che hanno come benchmark il Nikkei o il più ampio Topix. Per effetto della svalutazione dello yen, gli investitori europei che hanno scelto la copertura del rischio di cambio hanno realizzato performance migliori.
In portafoglio è core
Come spiega Gordon Rose, Etf analyst di Morningstar, i replicanti sul Giappone danno l’esposizione a una delle più grandi economie mondiali, per cui può avere un ruolo centrale all’interno di un patrimonio diversificato. Tuttavia, gli investitori devono tenere in considerazione che il Sol levante è ben rappresentato anche in altri benchmark. Ad esempio, nell’Msci globale ha una quota di circa il 10%. Conoscere l’esposizione attraverso altri Etf è importante per evitare di essere sbilanciati eccessivamente sul paese.
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